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 LE CLEMATIDI

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MessaggioTitolo: LE CLEMATIDI   LE CLEMATIDI 16gd9bkDom Ott 18, 2009 5:34 pm

Esposizione: le clematidi prediligono posizioni ben soleggiate, dove possano ricevere il sole diretto per almeno alcune ore al giorno; se poste in luogo eccessivamente ombreggiato in genere non producono fiori. Per uno sviluppo rigoglioso è consigliabile mantenere il piede e le radici in luogo protetto dal sole eccessivo e dal vento, in modo che l'apparato radicale si mantenga abbastanza fresco. Le clematidi non temono il freddo, anche perchè durante il periodo di riposo vegetativo invernale tendono a perdere completamente la parte aerea.

LE CLEMATIDI 12152


Annaffiature: dalla primavera fino all'autunno annaffiare con regolarità, in modo da evitare periodi di siccità; le clematidi amano un clima abbastanza umido. Ogni 10-12 giorni mescolare all'acqua delle annaffiature del concime per piante da fiore.

Terreno: si coltivano in un buon terriccio soffice e fresco, evitando gli eccessi di argilla o di torba, ma preferendo un substrato soffice, ricco di sostanza organica e con un buon drenaggio; possono essere coltivate anche in vaso, ricordando di rinvasarle ogni due anni.

LE CLEMATIDI EC09Clematis

Moltiplicazione: può avvenire prelevando talee dalla pianta madre oppure attraverso semina. Nel caso della riproduzione per talea, talee lunghe circa 10/15 cm verranno prelevate, durante il periodo estivo, da rami legnosi semi maturi forniti di almeno due gemme alla base. Le talee dovranno essere piantate in cassoni da moltiplicazione appositamente riempiti con un miscuglio di torba e sabbia. A radicazione avvenuta, si dovrà aver cura di collocare le piantine in vasi del diametro di circa 8 cm; sarà necessario ritirare in luoghi coperti e riparati i vasi nel periodo invernale. Nella primavera successiva le piantine dovranno essere rinvasate in contenitori leggermente più grandi (circa 11/13 cm di diametro), che potranno anche essere interrati all'aperto. La messa a dimora definitiva andrà effettuata in autunno (ottobre).
Nel caso della moltiplicazione attraverso la semina, i semi di Clematide andranno collocati in marzo in vasi piccoli, di 2/3 cm; una volta spuntati i germogli, le piantine dovranno essere rinvasate in contenitori di 8 cm di diametro; le fasi successive ricalcano esattamente quanto detto precedentemente per la moltiplicazione per talea.
Infine, un'altra modalità di moltiplicazione, anche se secondaria, può avvenire per propaggine. In questo caso, nel periodo di marzo, si procederà ad interrare i fusti; la radicazione avviene di norma in un anno, al termine della quale i fusti potranno essere separati dalla pianta madre e piantati separatamente.
Per quanto concerne la potatura è bene precisare che si tratta di un'operazione molto importante per le Clematidi a tal punto che, se eseguita scorrettamente, può comportare la recisione dei fusti destinati alla prossima fioritura. Da non dimenticare è poi il fatto che la potatura deve essere limitata al caso in cui si renda necessario contenere lo sviluppo della pianta; in caso contrario e in via generale, la Clematis non richiede alcuna potatura.

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Potatura: le clematidi possono essere suddivise in due gruppi principali, per ognuno dei quali i criteri di intervento sono diversi. Il primo gruppo riguarda le specie a fioritura precoce, che sono caratterizzate da una fioritura che avviene sui fusti maturati nella stagione precedente. In questo caso la potatura deve avvenire rigorosamente dopo la fioritura e si deve aver cura di eliminare i fusti ed i rami secchi. La potatura è invece da praticarsi, in primavera, prima che abbia luogo la fioritura, per le specie tardive e per le varietà che sviluppano i fiori esclusivamente sui rami maturati nella stagione in corso. Anche in questo caso la pianta deve essere "ripulita" dei rami e dei fusti secchi residui della stagione precedente.

Parassiti e Malattie: tra i parassiti che più comunemente insidiano lo sviluppo delle Clematidi, ricordiamo le lumache, gli afidi, pericolosi soprattutto per le gemme, e le forbicine, che danneggiano i tepali e le foglie.
Per quanto riguarda le malattie che spesso colpiscono le Clematide, citiamo il seccume, che comporta l'appassimento e la morte dei germogli, e il mal bianco, che si manifesta come muffa biancastra sui fiori e sulle foglie.

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