...io c'ho un pensiero fisso! :scratch:
Lode al seno.Sempre fonte di congenita sicurezza
qualunque ne sia la forma,
in questa nuvolosa mattinata dicembrina
volgo il mio pensiero non volgare al seno:
grande e meravigliosa invenzione di nostra Madre Natura.
E fu proprio da mia madre
che ne ebbi la prima conoscenza
quando esso avea solo funzioni trofiche.
Ma non so perché e non so come
quello strumento di sicuro nutrimento
divenne pian piano faro luminoso,
montagna rigogliosa di vita dove animali, fiori, piante, ruscelli trovano riparo e ombra…
Tutte le crisi di governo o esistenziali
non potrebbero insieme oscurare la bellezza e la profonda gentilezza del seno!
Le sue curve studiate dalla mente impropria di geni associati
complottano contro l’equilibrio di chi lo guarda incantato.
Non uno, ma due: per obbedire alla legge dell’equa ripartizione simmetrica.
Il seno.
Inutile celarlo sotto le vesti perché più lo si nasconde e maggiore è la curiosità di incamminarsi verso la conoscenza di quel promontorio purgatoriale che alla fine è paradiso.
Circondati da laghi rosei si ergono alla fine dell’ascesa gli scogli carnosi del senso puro: i capezzoli.
Puntati come baionette di soldati inferociti o morbidi e sicuri come giacigli di fiori.
Eppure cosa sarebbe il seno da solo se non facesse parte di quel meraviglioso universo neuroendocrino e plastico quale è il resto dell’ organismo?
Tutto il corpo è come un’orchestra ben preparata e diretta da un buon direttore…
Lode al seno, dunque!
Porto sicuro; baluardo di sensualità e di affetto carnale; interruttore della passione; educatore degli artisti; promessa di matrimonio; fuoco sugli scogli per il navigatore solitario; precursore del cerchio perfetto di Giotto; calice della sicaria; richiamo all’ infedeltà; tavolozza dei colori del mondo; motore dell’ indeciso; cuscino del braccato; eterna sinfonia silenziosa; binomio di tenerezza materna e pura passione sensuale…
Mai altra parte del corpo ha avuto così tante funzioni fisiologiche e umane al contempo.
Lode al seno: chiesa accogliente dell’amore…
Non importano la forma, la grandezza, la convergenza o la divergenza dei capezzoli… Ciò che è fondamentale è la persona a cui appartiene e come noi interagiamo con il tutto di questa persona!
Quando le nostre mani sfiorano i seni accendiamo invisibili interruttori cellulari che emettono sostanze tra le più disparate e piccole ma necessarie scosse elettriche che raggiungono i più lontani avamposti del regno della donna.
E’ come un notiziario che arriva ovunque ad annunciare lo sbarco di un dolce nemico che ha già conquistato la prima vallata e le due floride montagne confinanti.
Come un paese pacifico che si ritrova improvvisamente in una guerra sconvolgente ma tanto attesa, così il corpo della donna manda messaggi telegrafici ma efficaci a tutte le caserme dell’impero. Un unico messaggio circola nel paese:
arrendersi !Come l’ aviazione perlustra prima il territorio che poi le truppe di terra conquisteranno, così le mani sorvolano i due monti dell’impero alla ricerca delle due antenne che manderanno il messaggio infuocato di una guerra in atto!
Così come l’eroica cavalleria dell’esercito polacco cercò invano di contrastare l’avanzata delle veloci truppe naziste, anche tu dolce donna mia cerchi di combattere, ma desideri la resa e l’onore delle armi… E l’avrai !
Lode al seno! Sentinella allertata di un esercito che vuol combattere per l’amore…
Quanto orgoglio nel suo ergersi verso gli spazi inesplorati. Come astronavi di futuristiche missioni interplanetarie, così i seni fanno rotta costantemente verso costellazioni di piacere alla ricerca di nuove forme di vita…
Come vele gonfie di una nave che solca gli oceani della passione; come frutti dolci donati alle affamate popolazioni della solitudine; come strumenti pedagogici di un assistente sociale che cerca di ridare gioia all’ emarginato.
Come lampioni nella notte; come pagine di un libro che ci appassiona… E’ inutile coprirlo: il seno c’è!
E’ una fede; è il punto sicuro della storia; è l’ ospizio del deluso; è la fonte di tutta la vita che ci circonda…
Dopo il sole c’è il seno…!
In una famiglia felice se cerchiamo la ragione di tanta felicità la ritroveremo nel seno della madre e della moglie. Al mattino il marito è felice della moglie che ha accanto; i figli si nutrono dello sguardo della loro mamma ed il suo seno ha un effetto balsamico su tutti…
E nei suoi momenti di intimità quella donna cura il suo seno perché sa che è strumento di felicità; così come il violinista lucida il suo violino per meglio conservarlo nel tempo, anche la donna cosparge il suo seno di unguenti profumati, di talchi candidi ed aromatici…E poi lo protegge, lo sostiene con il reggiseno…Con esso lo tiene su, verso il futuro, verso la mèta della sua funzione: la felicità.
Cerca di coprirlo e dimentica quasi di averlo mentre lavora in ufficio o gioca con le sue amiche…Ma c’è! DIO C'E'...
Non sarà questo scritto ad esaurire la bellezza di questo argomento, ma per favore non attribuitegli mai alcuna volgarità perché anche se non rendo giustizia alla vera poesia, l’animo era quello: poetico.
Non esiste censura, perché l’unica censura è per chi non considera il seno nel modo giusto…
Chi non considera il seno, non ama la vita.