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 LA STANZA DEI NARCISI

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MessaggioTitolo: LA STANZA DEI NARCISI   LA STANZA DEI NARCISI 16gd9bkSab Ott 04, 2008 10:31 pm

LA STANZA
DEI NARCISI

[ DI GIANCARLO MARESCA ]

Dalla rasatura alla profumazione. L'eleganza e lo stile di un uomo si vedono, ancora prima che dall'abbigliamento, dal tempo e dalla cura che dedica alla sua persona. Nell'intimità del bagno




Quale consigliere nella stesura del Trattato della Vita Elegante, Brummell insistette perché l'opera comprendesse un'intera sezione dedicata alla toeletta. Ce lo racconta lo stesso Balzac, che non nasconde la propria perplessità in merito e sembra quasi irridere a una posizione del "beau" che evidentemente non condivideva. Il Trattato è infatti restato incompiuto quanto al suo secondo libro, anche se l'autore ci ha poi lasciato, come testo autonomo, una Fisiologia della Toeletta. La posizione di Brummell assume tanto più significato in quanto ci si sarebbe aspettato che un uomo con la sua fama non potesse affidare che al guardaroba il ruolo di simbolo della vita elegante. Era quello che si aspettava anche Balzac, cui forse mancò la curiosità - non certo il talento - di risalire alle ragioni di questa scelta. Azzarderemo noi un'ipotesi in merito, che servirà da introduzione e guida a questa profumatissima puntata. Nulla di meglio che partire dal pensiero dei grandi, poiché è un grande argomento quello che intendiamo affrontare.
A mio sommesso avviso (ecco che spunta il lessico da avvocato), Brummell antepose all'abbigliamento la cura personale perché in essa è la perfezione di una volontà estetica che
LA STANZA DEI NARCISI Vtoeletta2parte e ritorna al singolo senza la mediazione dello spettatore, libera da ogni soggezione a giudizi esterni. Nella sua assoluta intimità, contenuto e forma coincidono. La verità non è obbligatoria, è inevitabile, perché nessuno può mentirsi a lungo quando è nudo e di fronte allo specchio. Lo stile che l'uomo mantiene in questa situazione sarà il suo più autentico. Nella stanza da bagno, dove non deve dimostrare nulla a nessuno, i suoi gesti ed oggetti non sono destinati all'esibizione, ma rappresentano un incoercibile e pertanto genuino tributo ad un modo di essere. Incontaminata da ogni condiscendenza o competizione, la ritualità della toeletta rappresenta una certificazione di appartenenza, destinata agli occhi dell'unico che può verificarla. Anche noi dobbiamo venire allo scoperto e dichiarare con la sincerità che il momento e l'argomento richiedono che quello che ci interessa sostenere in Vestirsi Uomo è una mentalità squisitamente maschile che, se ha generato vanità, l'ha poi saputa giustificare con la fierezza. Se ha alimentato un certo egocentrismo, ne ha versato interamente il prezzo agli ideali altissimi che contemporaneamente perseguiva.
SOPRA, GEORGE BRYAN BRUMMEL IN UNA STAMPA STORICA DI GRAVURE DE J. TESTEVUIDE.


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MessaggioTitolo: Re: LA STANZA DEI NARCISI   LA STANZA DEI NARCISI 16gd9bkSab Ott 04, 2008 10:33 pm


LA STANZA DA BAGNO
Qui ha inizio e fine la giornata. E' il teatro in cui autore, pubblico e protagonista coincidono nella stessa persona. Non per questo la rappresentazione è priva di interesse, semmai il contrario, soprattutto per chi ha considerazione di sé stesso. Inutile negarlo, una certa dose di narcisismo sarà indispensabile per comprendere questo gioco e trarne piacere, ma qui, dove non può ferire od offendere, la vanità trova piena assoluzione. E' anche opportuno premettere che lo scopo di tanta cura non è nel risultato estetico, ma nella gratificazione morale. Il soggetto che ha creato e per cui è stata creata la complessa architettura della cultura maschile non è l'Uomo delle Palestre, chino alle fatiche di una discutibile bellezza personale, ma l'Homo Elegans (specie individuata dall'inclito paleoetnologo prof. Villarosa), intento a ricavare da ciascun individuo l'arca della comune dignità. E' pur vero che la razza si evolve in fretta, introducendo nuove attitudini e comportamenti, ma occorre vigilare e distinguere la selezione operata dal tempo dalle mutazioni genetiche imposte artificialmente dal mercato. Come sempre forti e competitive, anche nell'arco della loro breve esistenza esse possono creare gravi danni. Anche chi non condivida quest'ottica, credo ne comprenderà gli scopi. Certe attitudini virili non sono morte o scomparse, ma solo assopite in mancanza di un loro riconoscimento, come spore in attesa di un ambiente favorevole.
Con lo strillo del suo primo numero, MONSIEUR già dichiarava essere il tempo il lusso che ancora meriti questo nome. Per avvalorare questa tesi, aggiungo che esso è l'unica moneta che veramente spendiamo, in quanto a differenza di ogni altra non è più recuperabile. Proprio nel tempo, quello che dedicandolo a noi stessi quasi riusciamo a fermare e quello che scorre e ci cambia, la stanza da bagno trova il più importante elemento d'arredo. Molti dei materiali e degli oggetti utilizzati ne rivelano il passaggio, perché un ambiente creato da una mentalità maschile non sarà la fredda camera blindata di acciaio e piastrelle luccicanti, ma finirà sempre per introdurre o privilegiare complementi in legno, qualche piccolo mobile, la matta superficie di un parato, dei quadri il cui soggetto sarà scelto con particolare cura e che cresceranno e cambieranno insieme al padrone. Tutto suggerirà concentrazione e metodo, ma assolutamente sottovoce. In merito ho a lungo sondato il parere di Salvatore Parisi, che su disegno personale ha realizzato una stanza da bagno paradigmatica, ai confini del puro dandysmo. Egli sottolinea la particolare importanza della luce, mai esagerata e da non diffondere ovunque. Alcune penombre sono a suo giudizio più adatte ad ospitare i silenziosi significati dell'immaginazione maschile. Nel suo ritiro dannunziano entrano solo prodotti con passaporto inglese. Al solito egli mantiene una posizione estrema, proprio come la sua riserva di saponette Yardley's, valutabile in alcuni quintali.

LA PROFUMERIA
E' una zona dove si concentrano significati estremamente sofisticati, un prodigioso distillatore culturale in cui si ricava arte dalla scienza. Come in molti altri casi, ci imbattiamo subito in una dicotomia tra stile francese ed inglese, anche se è noto che tutto partì dall'Italia, insieme ai guantai-profumieri di Caterina de' Medici. Lo stile francese è centrato su bouquet complessi e persistenti, che lasciano lunghe note di fondo generate da fissanti.
Quello inglese è basato su una maggiore riconoscibilità di alcune note di testa: lavanda, agrumi, bay rum, sandalo, incenso.
Tra essi fu anche un geniale, indimenticato creatore di profumi: Gabriel Alfred Guillaume, conte d'Orsay. La storia della profumeria mescolava allora le sue carte e nel 1854 Napoleone III e l'imperatrice Eugenia convinsero Henry Creed, già erede di una dinastia di specialisti inglesi, a trasferirsi a Parigi. Olivier Creed, suo discendente diretto e infallibile naso, mena vanto di conservare ancor oggi il passaporto inglese, ma i suoi profumi portano indifferentemente, e non certo a caso, nomi inglesi e francesi. Al momento in cui la domanda aristocratica favoriva la nascita della grande profumeria, in Italia ha influito la mancanza di una corte importante come quella di Londra o Parigi. Quella componente cattolica che - assimilando il piacere al peccato - ha influenzato la nostra storia cercando di fermare gli orologi della morale al Concilio di Trento, ha precluso alla nostra profumeria la via voluttuosa di quella francese, rivelata da nomi e toni spinti al limite. Un ruolo ancora subalterno nello scenario internazionale le impediva di assurgere alla grandiosa sicurezza di quella dell'impero inglese, resa autorevole da nomi e patenti reali ed alimentata da imponenti bacini coloniali. Fu così che la nostra profumeria trovò la sua cifra nella semplicità conventuale, fatta di acque a bassa concentrazione. La loro è una personalità docile, mai austera, né ingombrante, come le violette di Parma, gli iris fiorentini e i profumi di Borsari, dai nomi confidenziali e timidi come una studentessa di paese. Molti prodotti hanno una storia e qualità irreprensibile, ma se le grandi creazioni estere sono in genere riconducibili ad un singolo creatore, il fascino dei nostri prodotti è proprio nell'anonimato. I nomi italiani sulle etichette sono molti, ma quanto agli stilisti essi non fanno che seguire un solco tracciato dai loro predecessori francesi. Da napoletano segnalo poi con una certa soddisfazione come si sia recentemente resa autorevole una profumeria partenopea, che trova i propri campioni in Marinella e Boellis. Nonostante legami antichi e profondi con l'Inghilterra, il primo sembra aver scelto soprattutto con l'ultimo prodotto, che porta il numero del suo mitologico magazzino, il 287, una via espressiva piuttosto intensa, di impostazione francese. La seconda casa ha lanciato una linea molto ben definita, Panama 1924, che ha l'odore discreto della barbieria in cui ha avuto i natali. Dietro mio modesto suggerimento ed in seguito al successo conseguito a fianco di MONSIEUR nel club-barbieria allestito all'ultimo Pitti, sta ora sperimentando una crema dopobarba a base alcolica.
Inutile, anzi dannoso, riproporre in questa sede le suddivisioni per categorie olfattive che si trovano nei libri dedicati all'argomento. In un lavoro etimologico possiamo invece divertirci a tracciare un dizionario minimo di alcune essenze fondamentali nel palinsesto maschile. La lavanda, ad esempio, richiama l'idea di stabilità e maturità, del padre e marito, della famiglia vissuta come dinastia e pertanto come una cosa seria. Le note animali, come anche certi patchouli, dichiarando interesse sessuale, si addicono al single o all'uomo che in questioni matrimoniali abbia idee più liberali. I legni amari e il sandalo sono simboli olfattivi di forza cosciente, di una fisicità creatrice che non è quella che i sensi portano dall'esterno, quanto quella che nasce dall'intimo. Agli agrumi si domanda un effetto, più che affidare un messaggio. Questa supremazia dell'uomo sul profumo li rende adatti ai caratteri che sanno dominare con naturalezza. Chiediamo loro una sferzata di energia, ma essi tendono a svanire così presto che rappresenteranno anche assoluta discrezione. Nelle spezie c'è avventura, imprevisto, reminiscenze.


Si fa largamente o totalmente uso di essenze naturali, mentre mancano fissanti e note animali: il gentiluomo inglese si è sempre profumato con molta discrezione, a volte solo con due gocce sul fazzoletto ed un tempo esclusivamente col dopobarba, sicché preferisce jus poco persistenti. A livello di linguaggi olfattivi, possiamo dunque dire che la profumeria francese sia più sensuale, quella inglese decisamente aristocratica. Possiamo ancor oggi utilizzare queste definizioni, anche se le due "scuole" si mescolarono e contaminarono già al tempo in cui la circolazione delle mode tra Londra e Parigi venne follemente accelerata dal fenomeno dei primi grandi dandies. LA STANZA DEI NARCISI Vtoeletta3Per l'uomo che ama raccontare e raccontarsi, più che mostrare e mostrarsi. Gli incensi, infine, hanno un guizzo insieme spirituale e concreto, che sembra portare dentro amore per l'arte e la musica. Ribadisco che questo breviario è un puro gioco linguistico. Un po' come l'oroscopo di un quotidiano, non ha pretese esaustive e non potrebbe mai aspirare ad una validità universale.
Va infatti tenuto in conto che, come la luce viene deviata da un liquido, così ogni essenza subisce da un punto di vista organolettico l'influenza dell'odore tipico di ciascuna pelle e, quanto ai significati, quella ancor più forte di ogni singola personalità.
SOPRA, IN UNA STAMPA D'EPOCA, LO SCRITTORE HONORÉ DE BALZAC, AUTORE DEL
«TRATTATO DELLA VITA ELEGANTE» E DELLA «FISIOLOGIA DELLA TOELETTA».
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MessaggioTitolo: Re: LA STANZA DEI NARCISI   LA STANZA DEI NARCISI 16gd9bkSab Ott 04, 2008 10:47 pm


Di una donna si più comprendere molto osservandola durante la tolettatura!


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MessaggioTitolo: Re: LA STANZA DEI NARCISI   LA STANZA DEI NARCISI 16gd9bkLun Ott 06, 2008 10:51 am

di me capiresti poco, la mattina faccio la doccia veloce e asciugo i capelli solo con mani e phon in 5 minuti e non mi trucco LA STANZA DEI NARCISI 723370
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MessaggioTitolo: Re: LA STANZA DEI NARCISI   LA STANZA DEI NARCISI 16gd9bkLun Ott 06, 2008 2:42 pm

LO SAI COME SI DICE QUANDO UNA è BELLA DI NATURA PIù SCIOCCULIDDA VA PIù BELLA PARA LA STANZA DEI NARCISI 407710 LA STANZA DEI NARCISI 729273 L'HAI CAPITA PENSO DI SI :cicina:


Ultima modifica di Admin meryan il Lun Ott 06, 2008 9:40 pm - modificato 1 volta.
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MessaggioTitolo: Re: LA STANZA DEI NARCISI   LA STANZA DEI NARCISI 16gd9bkLun Ott 06, 2008 6:24 pm

I'm sorry, I can speak only a little english...
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MessaggioTitolo: Re: LA STANZA DEI NARCISI   LA STANZA DEI NARCISI 16gd9bk

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