Influenza A: in Italia nessuna restrizione
L'Oms: non c'è rischio. Il ministero del Welfare: massima attenzione per chi si reca in Gran Bretagna
MILANO - Non ci sono per ora in Italia restrizioni all’imbarco dei voli a causa del virus H1N1 della nuova influenza, come avviene invece in Gran Bretagna, perché il nostro Paese non è tra quelli considerati a rischio dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) come Gran Bretagna, Messico e Stati Uniti. Data la vicinanza geografica, l’Italia segue infatti con grande attenzione e preoccupazione l’evoluzione della pandemia in Gran Bretagna.
SACCONI - Per il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, «ogni allarmismo sulla nuova influenza è ingiustificato». Sacconi ha detto che «si deve mantenere alta la guardia nel monitoraggio, ma contemporaneamente mantenere una corretta lettura di ciò che sta accadendo». Secondo Sacconi, quello che abbiamo di fronte «è un'influenza al di sotto di quelle che abbiamo sempre conosciuto nella stagionalità. Ogni allarmismo è quindi davvero ingiustificato. Vale la regola banale ma sempre buona - ha concluso - nè sopravvalutare, nè sottovalutare».
FAZIO - «Appena il vaccino sarà disponibile, spero entro fine ottobre, saranno vaccinate le categorie a rischio e gli operatori dei servizi essenziali». È questa la strategia di vaccinazione che sarà adottata dall'Italia per il contenimento della nuova influenza, anticipata dal vice ministro alla Salute Ferruccio Fazio. «Senza vaccinare tutta la popolazione - ha detto Fazio - ma limitandolo a strati limitati, contiamo di chiudere l'epidemia entro il 2010». «Riguardo alla chiusura delle scuole non c’è alcuna decisione al riguardo perchè la pandemia non è ancor arrivata nel nostro Paese. Naturalmente nei piani pandemici la chiusura o la ritardata apertura delle scuole è una delle ipotesi prese in considerazione», ha detto il viceministro.
Secondo Fazio poi è impossibile prevedere anche se per l'Italia sarà necessario applicare limitazioni agli ingressi nel paese attraverso controlli negli aeroporti, come ha fatto l'Inghilterra. «Il piano pandemico - ha spiegato Fazio - prevede che fino al livello 5 ci sia un contenimento, evitare cioè che l'epidemia entri nel paese. Il livello 6 prevede invece che nei paesi interessati ci siano misure anche in uscita: l'Inghilterra sta applicando una misura nota e prevista nei piani». È impossibile, secondo Fazio, prevedere se anche in Italia siano necessarie misure di questo tipo.
LA NOTA - Domenica il ministero del Welfare italiano - giorno in cui rientravano da una vacanza-studio in Inghilterra i 25 ragazzi di Peschiera Borromeo alcuni dei quali sono stati probabilmente contagiati dalla nuova influenza - ha diffuso una nota nella quale si consiglia di fare attenzione prima di recarsi nel Regno Unito. Del resto, come detto, sempre da domenica gli aeroporti principali della Gran Bretagna - il Paese dell’Ue più colpito con il 66% dei decessi (29 morti), compreso lo scalo londinese di Heathrow - hanno deciso di impedire l’imbarco ai turisti sospettati di essere affetti dal virus. Il diffondersi della pandemia ha già bloccato in quarantena numerosi turisti britannici all’estero e rischia di danneggiare anche il turismo in patria, nonostante l’Oms non abbia emesso alcun «travel warning» nei Paesi più colpiti.
REGNO UNITO - Le autorità sanitarie del Regno Unito, due giorni fa hanno avvertito che nella peggiore delle ipotesi l’H1N1 potrebbe uccidere fino a 65mila persone solo nel Paese (ma la stima più accreditata parla di 19mila morti). Oltre ai 29 morti, nel Regno Unito si contano 53 persone in terapia intensiva. Il ministero della Salute nelle ultime ore ha riferito di 55.000 nuovi contagi e più di 650 persone ricoverate in ospedale. Le autorità hanno predisposto un servizio di assistenza telefonica e via internet per i cittadini e hanno ordinato 132 milioni dosi di vaccino. Domenica il National Health Service ha emesso delle linee guide consigliando alle donne incinta e ai genitori con bambini piccoli di evitare i luoghi affollati e gli spostamenti sui mezzi di trasporto pubblico per limitare le possibilità di contagio.
BILANCI - Intanto continua a regnare l’incertezza sul numero dei contagi effettivi a livello globale. La stessa Oms ha fatto sapere qualche giorno fa che non diffonderà più bilanci perchè la pandemia si propaga a ritmi esponenziali che possono sfuggire al controllo - un esempio sono i pazienti con i sintomi più lievi che in molti casi decidono di non rivolgersi ad un medico - ma che si limiterà a fornire informazioni soltanto sui Paesi recentemente interessati. Incertezza regna anche sull’evoluzione del virus. Attualmente l’unica cosa di cui sono sicuri gli epidemiologi è che la pericolosità dell'H1N1 non è in aumento. Del resto oggi, Itamar Groto, capo del servizio pubblico al ministero della Sanità di Israele, ha riaffermato, come aveva fatto di recente anche l’Oms, che nella stragrande maggioranza dei casi - lui prevede 2 milioni di contagi in Israele nei prossimi mesi - la malattia avrà un decorso benigno. «Nel 99,99% dei casi, i malati saranno in piedi nel giro di due o tre giorni», ha detto l’israeliano.
www.corriere.it