Adulti obesi e depressi: a volte è colpa del pc
I videogiochi e la rete rischiano di compromettere anche la salute fisica e mentale dei meno giovani. Ma chi sono i pc-dipendenti? Secondo uno studio americano hanno 35 anni, sono depressi e obesi
di Adele Sarno
Troppo computer? Occhio ai chili di troppo e alla depressione. Che il tempo che i ragazzi passano davanti allo schermo di una console o di un videoterminale vada limitato non è una novità. Ma uno studio americano aggiunge che i videogiochi e la rete rischiano di compromettere anche la salute fisica e mentale degli adulti.
I ricercatori del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), in collaborazione con i colleghi del Emory University e Andrews University, hanno analizzato quali sono le caratteristiche del ‘videogiocatore’. E sono arrivati alla conclusione che in media ha 35 anni, un indice di massa corporea alto e dichiara di avere disturbi dell’umore.
LO STUDIOLa ricerca, pubblicata sull’American Journal of Preventive Medicine, ha analizzato per una settimana 500 persone di età tra i 19 e 90 anni della zona di Seattle-Tacoma, una di quelle dove c’è un livello di utilizzo di internet più alto della nazione. È stato valutato il tempo passato davanti alla Tv, a una consolle per videogiochi, connessi ad internet e guardando un Dvd. Il primo dato interessante, secondo gli studiosi, è l’età media del computer dipendente: 35 anni. Inoltre, il 45,1 % del campione ha dichiarato di trascorrere regolarmente del tempo davanti ai videogiochi. Le donne lamentavano depressione e uno scarso stato di salute rispetto a quelle che trascorrevano meno tempo davanti a un computer, gli uomini invece erano tutti in sovrappeso – con un indice di massa corporea alto – e ammettevano di preferire internet ad altri intrattenimenti digitali. L’unico fattore in comune tra i due sessi è l’uso della rete come sostegno sociale.
Il dottor James Weaver del National Center for Health Marketing, autore dello studio, commenta: “Ciò che avevamo ipotizzato è stato confermato. Anche gli adulti che trascorrono troppo tempo davanti a un computer spesso sono portati ad adottare uno stile di vita sedentario, e riportano problemi di sovrappeso. Ma la ricerca deve puntare a trovare un equilibrio e a utilizzare le opportunità digitali nel modo più efficace: cioè promuovere lo stile di vita sano e la prevenzione delle malattie”.
I RISCHI PER LA SALUTEL’attaccamento al computer genera depressione ma soprattutto dipendenza: “Non è un caso – spiega il professor Maurizio Brasini, psicoterapeuta e docente di psicoterapia all’Università dell’Aquila – che proprio la dipendenza da internet sarà inserita nel prossimo Dsm, Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorder, il volume che racchiude le definizioni di tutte le patologie mentali”.
Il tempo passato davanti al computer, a giocare, chattare, video-chiamare o ancora a guardare film è una patologia paragonabile al gioco d’azzardo o al sesso compulsivo.
“Attenzione però – continua l’esperto – la dipendenza non è necessariamente negativa. Basti pensare ai bambini con le mamme, il rapporto stretto in quel caso aiuta la crescita. Ma c’è un momento in cui il disagio sociale può far scattare la dipendenza patologica”.
In altre parole, continua a spiegare Brasini, è come se la persona individuasse nel computer una soluzione al proprio male: la solitudine.
I rapporti diventano mediati e si perde il contatto con la vita reale. Come capire se un individuo è sano o malato? “I criteri - spiega Brasini - sono vari: l'uso eccessivo, l’astinenza, l’assuefazione e le ripercussioni negative sulla vita sociale e sulla salute del dipendente. Quando si è in assenza di accesso alla rete, l’astinenza si manifesta con rabbia, frustrazione e depressione. L’assuefazione invece compare quando si desidera, oltre a una permanenza sempre più lunga davanti al pc, software e hardware sempre più performanti”.
ANCHE IL FISICO NE RISENTEMa una vita sedentaria, passata davanti allo schermo di un computer, ha un’altra conseguenza: l’obesità. “Un rapporto di dipendenza con il pc, però, si ripete spesso anche con il cibo”. E chi è oversize e in sovrappeso corre il rischio di contrarre le principali malattie croniche: cardiovascolari, ictus, diabete, alcuni tumori (endometriale, colorettale, renale, della colecisti e della mammella in post-menopausa), malattie della colecisti, osteoartriti.
Per spezzare la catena è necessario adottare un’alimentazione corretta e una vita poco sedentaria. Così ci si può allontanare anche dallo schermo del computer..
FONTE:
http://canali.kataweb.it/salute/2009/08/25...lpa-del-pc/?h=1