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 I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE

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MessaggioTitolo: I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE   I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE 16gd9bkSab Ago 29, 2009 1:38 am

I nove pianeti conosciuti del sistema solare

I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Novepianeti
..

I pianeti conosciuti del sistema solare sono nove.
In ordine di distanza dal Sole si succedono dapprima i pianeti cosiddetti terrestri,
in quanto costituiti da materiali rocciosi: Mercurio, che è piccolo e caldo;
Venere, che percorre la sua orbita di rivoluzione a una velocità
estremamente bassa; dopo la Terra, Marte, che appare rosso,
con due calotte polari di ghiaccio molto ben distinguibili.
Seguono quindi i pianeti cosiddetti giovani,
in quanto più simili a Giove per composizione:
Giove, il più grande del sistema solare, con un volume pari a
1400 volte quello della Terra; Saturno, contornato da un sistema di anelli
e da più di 20 satelliti; Urano e Nettuno, che appaiono di colore verde-azzurro
per il metano presente nella loro atmosfera; infine Plutone, di cui si sa
poco, compie la sua orbita di rivoluzione a una distanza media
di 5,9 miliardi di km, in 247,7 anni.
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MessaggioTitolo: Re: I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE   I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE 16gd9bkSab Ago 29, 2009 1:39 am

Mercurio
Essendo molto vicino al Sole, Mercurio non consente condizioni favorevoli di osservazione. Ecco perché, fino a qualche tempo fa, non se ne conoscevano in dettaglio le caratteristiche. Però gli scienziati non hanno sinora accertato se esiste, all'interno della sua orbita, un altro ignoto pianeta. L'ipotesi sembra in qualche modo avvalorata dalle perturbazioni alle quali il moto di Mercurio sembra soggetto, che potrebbero essere causate dalla presenza di un'altra massa planetaria ancora più vicina al Sole.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE MercurioLe dimensioni di Mercurio sono ridotte: il suo diametro non è molto più grande di quello della Luna ed è di 4880 km. Esso dista circa 58 milioni di km dal Sole. La sua densità media è 5,1 volte quella dell'acqua. Il suo periodo di rivoluzione dura 88 giorni, mentre quello di rotazione è di 59 giorni. La lunghezza del giorno di Mercurio (176 giorni terrestri) e la sua vicinanza al Sole comportano fortissime variazioni della temperatura in superficie, che oscilla dai 425 °C dell'emisfero esposto al Sole ai170 °C delle lunghissime notti del pianeta.
Mercurio, il pianeta più vicino al Sole, venne esplorato dalla sonda statunitense Mariner 10. Nel corso del suo viaggio verso l'interno del sistema solare, la sonda sorpassò Venere nel febbraio del 1974 e sfruttò la gravità di questo pianeta per entrare in orbita attorno al Sole; in marzo arrivò a 692 km da Mercurio, fornendo la prima visione della superficie craterizzata del pianeta. Durante il suo secondo avvicinamento a Mercurio, in settembre, la sonda rivelò un campo magnetico del tutto inaspettato.


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MessaggioTitolo: Re: I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE   I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE 16gd9bkSab Ago 29, 2009 1:41 am


La Terra
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Terradaapollo11Terzo pianeta del sistema solare, in ordine di distanza dal Sole, la Terra è l'unico pianeta conosciuto che ospiti forme di vita. Poiché la superficie terrestre presenta curvature diverse, la forma della Terra non è identificabile con quella di un solido geometrico definito. Trascurando i rilievi e le irregolarità superficiali, essa può essere approssimativamente ricondotta a quella di un ellissoide di rotazione, cioè alla figura geometrica che si ottiene facendo ruotare un ellisse intorno al suo asse minore. Calcoli recenti, basati sulle perturbazioni delle orbite di satelliti artificiali, hanno mostrato che la Terra presenta una forma leggermente piriforme: la differenza tra il raggio minimo equatoriale e il raggio polare (distanza tra il centro della Terra e il polo Nord) è di circa 21 km, inoltre il polo Nord "sporge" di circa 10 m, mentre il polo Sud è depresso di 31 m.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Terra06La posizione della Terra nello spazio non è fissa ma è il risultato di una complessa serie di moti che avvengono con caratteristiche e con periodi differenti. Insieme alla Luna, il nostro pianeta orbita intorno al Sole, a una distanza media di 149.503.000 km e con una velocità media di 29,8 km/s, compiendo una rivoluzione completa in 365 giorni, 6 ore 9 minuti e 10 secondi (anno sidereo). La Terra è interessata anche da un moto di rotazione intorno a un suo asse, che avviene da occidente a oriente, cioè in senso inverso rispetto all'apparente moto del Sole e della sfera celeste, e si svolge con un periodo di 23 ore, 56 minuti e 4,1 secondi (giorno sidereo).
La Terra segue il moto dell'intero sistema solare e si muove nello spazio a una velocità di circa 20,1 km/s nella direzione della costellazione di Ercole; inoltre partecipa al moto di recessione della galassia e insieme alla Via Lattea si sposta verso la costellazione del Leone.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE TerradallospazioLa Terra può essere divisa in cinque parti: l'atmosfera, gassosa; l'idrosfera, liquida; la litosfera, il mantello e il nucleo, in gran parte solidi. L'atmosfera è il guscio gassoso che circonda il corpo solido del pianeta: benché abbia uno spessore di oltre 1100 km, circa la metà della sua massa è concentrata nei primi 5,6 km. L'idrosfera è lo strato d'acqua che, sotto forma di oceani, copre approssimativamente il 70,8% della superficie del globo. La litosfera, che consiste principalmente della fredda e rocciosa crosta terrestre, si estende fino a una profondità di 100 km. Il mantello e il nucleo costituiscono l'interno del nostro pianeta, e in essi è concentrata la maggior parte della massa. L'idrosfera comprende gli oceani ma anche i mari interni, i laghi, i fiumi e le acque sotterranee. Gli oceani hanno profondità media di di 3794 m, circa cinque volte l'altezza media dei continenti.
La litosfera comprende due gusci, la crosta e il mantello superiore, che sono divisi in una struttura a placche tettoniche delimitate da margini costruttivi, dove si ha formazione di nuovo materiale litosferico, distruttivi, dove si manifestano processi di subduzione (dorsali oceaniche) o conservativi, caratterizzati da faglie trasformi lungo le quali si ha scorrimento tra stati di litosfera adiacenti; alcune zolle sono delimitate da una combinazione dei tre tipi di margini.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Terra002Esistono due tipi di crosta, che differiscono sia per la natura e la struttura delle rocce che li costituiscono, sia per l'età, sia per il livello medio della loro superficie. La crosta continentale comprende la piattaforma continentale e parte dell'adiacente scarpata continentale ed è composta da rocce magmatiche, metamorfiche e sedimentarie di composizione chimica media simile a quella del granito e di età estremamente variabile: le rocce più antiche, formatesi circa 4 miliardi di anni fa, sono affiancate a rocce molto giovani. La crosta oceanica costituisce invece la base dei bacini oceanici e presenta una struttura a strati molto regolare: sotto uno strato di sedimenti di spessore relativamente ridotto si trova uno strato di rocce basaltiche (vedi Basalto), seguìto a maggiori profondità da uno strato di gabbro. L'età di queste rocce non è maggiore di 190 milioni di anni.
Il mantello superiore è separato dalla crosta soprastante da una discontinuità sismica, detta Moho, e dal mantello inferiore da una zona più plastica, nota come astenosfera. Il mantello superiore, scivolando lateralmente sulle rocce parzialmente fuse dell'astenosfera, spessa 100 km, permette la deriva dei continenti e l'espansione dei fondi oceanici. Il mantello si estende dalla base della crosta fino a una profondità di circa 2900 km. Eccettuate alcune zone, come l'astenosfera, è solido e la sua densità aumenta con la profondità, variando tra 3,3 e 6. Il mantello superiore è composto da silicati di ferro e magnesio, ed è rappresentato significativamente dal minerale olivina; la parte inferiore consiste, probabilmente, di un miscuglio di ossidi di magnesio, silicio e ferro organizzati in strutture cristalline capaci di sopportare condizioni di temperatura e pressione elevate.


Vedi il disegno "Anatomia della terra"
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Terra05L'intenso calore che proviene dal nucleo viene continuamente irradiato verso l'esterno, attraverso i vari gusci concentrici che formano la parte solida del pianeta. La fonte di questo calore è probabilmente nel decadimento degli isotopi radioattivi di elementi come l'uranio, presenti negli strati rocciosi del nostro pianeta. Le correnti convettive che si generano nel mantello sono responsabili della deriva dei continenti e forniscono sia rocce calde e fuse al sistema mondiale delle dorsali oceaniche sia lava, che fuoriesce dai vulcani sulla terraferma.
I metodi di datazione basati sullo studio dei radioisotopi hanno consentito agli scienziati di stimare l'età della Terra in 4,65 miliardi di anni. Benché le più vecchie rocce terrestri datate in questo modo non raggiungano i 4 miliardi di anni, alcune meteoriti, che sono simili geologicamente al nucleo del nostro pianeta, risalgono a circa 4,5 miliardi di anni fa e si ritiene che la loro cristallizzazione sia avvenuta approssimativamente 150 milioni di anni dopo la formazione della Terra e del sistema solare.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Terra03Il nostro pianeta, dopo essersi originato dalla condensazione delle polveri e dei gas cosmici per effetto della gravità, era probabilmente un corpo quasi omogeneo e relativamente freddo, ma la continua contrazione del materiale produsse un riscaldamento, al quale contribuì senza dubbio la radioattività di alcuni elementi chimici. Nella fase successiva della formazione, l'aumento di temperatura determinò un processo di parziale fusione del pianeta, provocando la differenziazione in crosta, mantello e nucleo: i silicati, più leggeri, si portarono verso l'alto, formando il mantello e la crosta, mentre gli elementi pesanti, soprattutto ferro e nichel, sprofondarono verso il centro formando il nucleo del pianeta. Contemporaneamente, a causa delle eruzioni vulcaniche, gas leggeri venivano immessi di continuo dal mantello e dalla crosta. Alcuni di questi gas, principalmente anidride carbonica e azoto, vennero trattenuti dalla Terra, per effetto della gravità, formando l'atmosfera primordiale, mentre il vapore acqueo condensò dando origine ai primi oceani.
La Terra nel suo insieme si comporta come un enorme magnete. Il campo magnetico terrestre può essere descritto in modo semplice pensando di porre al centro del pianeta una calamita a barra, il cui asse sia inclinato di circa 11° rispetto all'asse di rotazione terrestre. I poli magnetici della Terra non coincidono con quelli geografici: il polo Nord magnetico attualmente si trova al largo delle coste occidentali delle isole Bathurst, nei Territori del Nord-Ovest canadesi, quasi 1290 km a nord-ovest della baia di Hudson. Il polo Sud magnetico si trova invece sul bordo del continente antartico, nella zona di Adélie Land, circa 1930 km a nord-est di Little America.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE EtnadasatelliteSulla Terra e nell'atmosfera si manifestano fenomeni di natura elettrica, prodotti da processi geofisici naturali. L'elettricità atmosferica, eccetto quella associata alle cariche nelle nubi che genera i fulmini, deriva dalla ionizzazione prodotta dalla radiazione solare e dal movimento di nubi di ioni trasportate dalle maree atmosferiche; queste ultime sono prodotte come le maree marine dall'attrazione gravitazionale del Sole e della Luna sull'atmosfera della Terra, e si manifestano ogni giorno. La ionizzazione, e di conseguenza la conduttività elettrica, dell'atmosfera vicino alla superficie terrestre è bassa, ma aumenta rapidamente con l'altitudine: tra i 40 e i 400 km la ionosfera forma un guscio sferico quasi perfettamente conduttore che riflette le onde radio permettendone la trasmissione a lunga distanza. La ionizzazione dell'atmosfera varia molto anche con l'ora del giorno e con la latitudine.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Terra_luna_damarinerLa superficie terrestre ha una carica elettrica negativa. Poiché la conduttività dell'aria nei pressi del suolo è bassa (cioè l'aria non è un perfetto isolante), la carica elettrica si esaurirebbe molto rapidamente se non fosse in qualche modo alimentata di continuo; deve quindi esistere un meccanismo di trasporto di elettricità. Le misurazioni condotte con tempo sereno mostrano elettricità positiva che si muove verso il basso, dall'atmosfera al suolo; la causa di questo meccanismo è l'attrazione elettrica tra la carica negativa della Terra e gli ioni positivi dell'atmosfera...


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MessaggioTitolo: Re: I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE   I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE 16gd9bkSab Ago 29, 2009 1:43 am

Marte
Facilmente riconoscibile per il suo colore rossastro, Marte dista dal Sole circa 228 milioni di km, 79 milioni di km in più rispetto alla Terra. L'orbita di Marte è notevolmente allungata, per cui la sua distanza dal nostro pianeta varia di parecchio, giungendo a un valore minimo di circa 56 milioni di km. Marte percorre la sua orbita in 687 giorni, a una velocità di 25 km/s; ha una densità di 3,96, un diametro di 6900 km e una massa pari a circa 1/10 di quella terrestre.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE MarteIl pianeta è molto simile alla Terra, nonostante sia di dimensioni minori: il suo periodo di rotazione infatti dura 24 h, 37 m, 22 s; l'inclinazione del suo asse è pari a 25° contro i poco più che 23° della Terra; infine le stagioni si avvicendano in esso in modo analogo a quello delle stagioni terrestri. Una delle differenze più rilevanti tra i due pianeti riguarda la temperatura, che alla superficie di Marte è di 50 °C. Anche se all'equatore, a mezzogiorno, può salire al di sopra dello zero e arrivare a 10 °C, all'alba e al tramonto scende molto al di sotto dello zero e a mezzanotte può superare i limiti di resistenza umana.
Inoltre la sua atmosfera è molto tenue e non è protetta da quello strato di ozono che sulla Terra impedisce ai raggi ultravioletti del Sole, molto pericolosi per la vita, di giungere al suolo. In essa prevale l'anidride carbonica (circa il 95%), mentre vi è una percentuale molto bassa di ossigeno (0,1%). Recenti misurazioni al suolo effettuate dalle sonde Viking 1 e Viking 2 il 20 luglio e il 3 settembre 1976, hanno rilevato anche la presenza di azoto (3%) e argo (1,5%), piccole quantità di vapore acqueo, tracce di neon, ossido di carbonio, cripto e xeno. Il cielo di Marte si presenta di colore rosa e diventa bluastro al sorgere del Sole. Ciò è dovuto all'azione dei venti, che non superano mediamente la velocità di 30 km/h, ma alcune raffiche possono raggiungere i 60 km/h, sollevando turbini di polvere gialla e modellando il suolo. Talvolta i venti sono in grado di provocare delle mutazioni nell'aspetto superficiale di Marte talmente radicali da rendersi visibili persino dalla Terra. Queste strane variazioni, insieme alla scoperta da parte dell'astronomo italiano G.V. Schiaparelli di linee scure rettilinee, chiamate "canali", che apparivano opera di esseri intelligenti, hanno contribuito a creare il mito dei "marziani", misteriosi abitanti del pianeta rosso.
Il suolo di Marte abbonda di montagne, picchi, crateri, dovuti questi ultimi all'impatto in epoche passate di innumerevoli meteoriti. Il suo colore rossastro dipende probabilmente dalla presenza di magnetite. Vi sono poi profondi canyon che sembrano scavati dall'azione delle acque: uno di questi, gigantesco, denominato Valles Marineris, è stato scoperto dalle esplorazioni delle sonde spaziali. Le sue dimensioni sono enormi: è risultato 10 volte più lungo e 3 volte più profondo (circa 7000 m) rispetto al Gran Canyon americano. Imponente è poi il vulcano, individuato da Mariner 9, chiamato Olympus Mons, che sembra essere il più grande vulcano noto di tutto il Sistema Solare (è alto 26 km e ha un diametro di 80 km al cratere). La fisionomia di Marte suggerisce che in passato il pianeta possedesse un'atmosfera più densa e vaste quantità d'acqua.
In passato eminenti scienziati si dissero certi dell'esistenza su Marte di una vita vegetale e forse animale. Più tardi le sonde spaziali che hanno sorvolato il pianeta ci hanno dato della sua geografia superficiale un'idea completamente diversa. A partire dal 1965 numerose sonde statunitensi e sovietiche furono lanciate nello spazio per l'esplorazione del cosiddetto "pianeta rosso". Alcuni dati vennero trasmessi dalle due sonde Mars 2 e 3, lanciate nel maggio del 1971 dall'Unione Sovietica, e oltre 7000 immagini vennero trasmesse dalla sonda statunitense Mariner 9, che orbitò attorno a Marte dal novembre del 1971 all'ottobre del 1972.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Marte003L'esplorazione del pianeta giunse al culmine nell'agosto e settembre del 1975, quando le sonde Viking 1 e 2 iniziarono i rispettivi viaggi. Ciascuna di esse era formata da un modulo (Orbiter) destinato a rimanere in orbita intorno a Marte e da una sezione (Lander) destinata a posarsi sul suolo marziano ed equipaggiata con laboratori chimici, telecamere a colori, strumenti meteorologici e sismologici e un braccio meccanico retrattile, lungo tre metri, che poteva essere manovrato da Terra. Nell'agosto 1973 vari problemi tecnici provocarono il fallimento dei voli delle sonde Mars 4, 5, 6 e 7. Nel 1988, l'Unione Sovietica inviò altre due sonde, Phobos 1 e 2, progettate per raggiungere Phobos, uno dei satelliti di Marte, tuttavia la prima andò dispersa a causa di un errore umano, mentre con la seconda si interruppe il contatto radio. Dopo altre missioni fallite (la sonda statunitense Mars Observer del 1993, dispersa pochi giorni prima di immettersi in orbita attorno a Marte, e la sonda sovietica Mars 96, con la quale si sono persi i contatti poche ore dopo il lancio), nel dicembre 1996 sono state lanciate due nuove sonde: la Mars Global Surveyor, destinata a effettuare una mappatura completa di Marte, e la Pathfinder, che all'inizio di luglio del 1997 ha depositato sulla superficie del pianeta un veicolo capace di compiere escursioni intorno al luogo dello sbarco.


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MessaggioTitolo: Re: I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE   I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE 16gd9bkSab Ago 29, 2009 1:45 am


Giove
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Giove02All'osservazione ottica, la superficie di Giove si presenta solcata da zone di colore variabile dall'azzurro al giallo e al rossiccio. Macchie e strisce, con le loro rapide variazioni di forma e di luminosità, rivelano un'atmosfera molto agitata. Si è infatti scoperto che le zone nuvolose di colore più chiaro hanno le temperature più basse e sono dense di ammoniaca cristallizzata. Sotto questo strato la temperatura sale fino a fondere l'ammoniaca. Prima di raggiungere il suolo si trova dell'acqua allo stato solido e poi liquido. Una conformazione ovale di colore rosato, la "Grande Macchia Rossa" (GMR), più grande della Terra stessa, sembra essere una struttura ciclonica quasi permanente simile agli uragani terrestri. La GMR fu scoperta da Cassini nel 1665 e così denominata da Lohse nel 1878. È situata nella regione tropicale del sud e gli studiosi ritengono che abbia 100.000 anni.
Le sonde spaziali sono riuscite a raggiungere e fotografare da vicino anche questo pianeta. L'impresa però è stata ardua, sia per la presenza di pianetini tra Marte e Giove, che rappresentano un pericolo per le astronavi dirette su quella rotta, sia per l'enorme distanza da percorrere: il viaggio infatti dura un anno. Due sonde, Pioneer 10 e 11, nel 1973, hanno sfiorato il pianeta raccogliendo preziosi dati scientifici. Nel 1979 due sonde Voyager si sono accostate a Giove, fotografando anche le superfici di alcuni suoi satelliti.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE GioveMaggiore tra i pianeti, Giove ruota attorno al Sole con un periodo di rivoluzione pari a 12 anni, a una distanza media di circa 774 milioni di km. Il suo diametro misura all'equatore circa 141.000 km (11 volte più grande di quello della Terra). Il suo volume è 1318 volte quello terrestre. Inoltre possiede un corteo di satelliti (nientemeno che 16), di cui i quattro maggiori furono scoperti da Galileo nel 1610. Il periodo di rotazione di Giove, circa 10 h, è estremamente breve, se si considerano le proporzioni del pianeta. Ciò provoca un sensibile schiacciamento ai poli, dovuto alla forza centrifuga, notevole soprattutto all'equatore. La differenza di lunghezza tra il diametro equatoriale e quello polare è impressionante: il secondo infatti misura ben 9000 km meno del primo. Pur possedendo dimensioni assai maggiori rispetto alla Terra, Giove ha però una densità minore di quella del nostro pianeta. La sua massa è infatti 318 volte la massa terrestre.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE LunedigioveL'atmosfera di Giove, che per noi risulterebbe decisamente irrespirabile, è composta, oltre che da idrogeno ed elio, anche da metano nel quale galleggiano nubi di ammoniaca. La temperatura è molto bassa, di circa 150 °C sotto zero. Ciò è dovuto alla distanza del pianeta dal Sole, che riesce a trasmettergli una quantità di luce e calore 25 volte meno intensa di quella ricevuta dalla Terra.


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MessaggioTitolo: Re: I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE   I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE 16gd9bkSab Ago 29, 2009 1:48 am

Saturno
Secondo dopo Giove in ordine di grandezza, Saturno può essere considerato un pianeta gigante. Il suo diametro misura infatti all'equatore 120.000 km; il suo volume è quindi ben 763 volte maggiore rispetto a quello terrestre. La sua massa però è appena 95 volte quella della Terra: ciò significa che esso è ancora meno denso di Giove (densità 0,72, 1/8 di quella terrestre).
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE SaturnoCome Giove, Saturno compie in un tempo relativamente breve il moto rotatorio attorno al proprio asse, impiegando circa 10 h e 15 m. Anch'esso risulta sensibilmente schiacciato ai poli (ha un diametro polare pari a 108 000 km). Il suo moto di rivoluzione è invece lunghissimo: per svolgere il suo percorso attorno al Sole necessita di 30 anni, mantenendosi a una distanza media dall'astro pari a 1 miliardo e 428 milioni di chilometri. La temperatura di superficie del pianeta Saturno è di 150 °C. Dalle osservazioni appare avvolto da una fascia atmosferica il cui spessore è stato valutato in circa 26.000 km. In essa abbondano metano (più che in Giove) e ammoniaca in gran parte congelata.
La peculiarità di Saturno consiste nei suoi anelli, spessi meno di 1 km e situati a circa 11.000 km sopra il suo disco, attorno all'equatore. La loro estensione verso lo spazio è di 56.000 km, il loro diametro complessivo è 270.000 km.
L'astronomo italiano Gian Domenico Cassini nel 1675 per primo rilevò che quell'anello visibile dalla Terra attorno a Saturno era in realtà diviso in più parti, e precisamente in due. Nel 1850 George P. Bond scoprì un terzo anello. Le osservazioni successive e le riprese fotografiche compiute dalle sonde spaziali hanno svelato l'esistenza di altri anelli. I quattro principali sono solitamente indicati con le lettere A, B, C, D. Probabilmente gli anelli sono costituiti da un gran numero di particelle di sabbia e di ghiaccio.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Saturno02Anche Saturno possiede il suo gruppo di satelliti. Prima che la sonda Pioneer 11 riuscisse a passare nelle vicinanze del pianeta, nel 1979, se ne conoscevano solo 10. Al momento, ma non sono dati definitivi, il loro numero si aggira intorno a 22. Tra i satelliti più importanti spiccano Prometeo e Pandora, detti anche "cani pastore", poiché si trovano ai bordi dell'anello F e con la loro forza di gravità ne tengono unite le particelle; Febe, un satellite dotato di moto retrogrado; Epimeteo e Giano, che adottano ogni 4 anni reciprocamente l'uno l'orbita dell'altro. Vanno ricordati inoltre Teti, scoperto nel 1684, il cui diametro massimo è di 1060 km; Rea e Giapeto, rispettivamente del diametro di 1530 e 1460 km, e Dione (1120 km all'equatore). Infine vi è Titano, il satellite maggiore, con un diametro che misura ben 5600 km.
Il mondo scientifico attende con ansia gli esiti di una spedizione congiunta Nasa-Esa (l'Agenzia Spaziale Europea), che dovrebbe partire nel 2000 e ha come principale obiettivo l'esplorazione di Saturno. La missione sarà dedicata all'astronomo Cassini, grande studioso di questo pianeta. Il veicolo, un Mariner Mark II, raggiungerà Saturno sfruttando l'assistenza gravitazionale fornita dai satelliti di passaggio per mantenere in orbita l'astronave. Dopo essersi immessa in orbita attorno al pianeta, la Cassini dovrebbe rilasciare una sonda, interamente progettata dall'Esa, con destinazione Titano. La sonda calerà lentamente nell'atmosfera per saggiarne le caratteristiche chimico-fisiche in dettaglio. Infine atterrerà sulla superficie, che, secondo alcuni scienziati, è ricca di composti organici complessi, del tutto simili a quelli che sulla Terra hanno generato le prime forme di vita. Tuttavia le possibilità di trovare su Titano una sia pur minima forma di vita sono alquanto remote, data la sua bassissima temperatura, circa 170 °C.


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MessaggioTitolo: Re: I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE   I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE 16gd9bkSab Ago 29, 2009 1:51 am

Urano
.Le notizie su questo pianeta erano fino ad alcuni anni fa alquanto vaghe e incerte. Il 24 gennaio 1986 la sonda statunitense Voyager 2, dopo la sua spedizione su Saturno, è passata a distanza ravvicinata da Urano raccogliendo numerose e interessantissime informazioni su questo pianeta. Si è scoperto che il suo diametro è di circa 51.000 km e che il suo volume è 70 volte maggiore di quello terrestre. Si trova a una distanza di 2 miliardi e 896 milioni di km dal Sole. Il suo periodo di rotazione è di 16 h e 8 m, mentre quello di rivoluzione è di 84 anni. Unico tra i pianeti del Sistema Solare, Urano ha l'asse di rotazione quasi adagiato sul piano della propria orbita (inclinazione di 8°).
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE UranoDotato di una massa che è 14 volte e mezzo più grande di quella della Terra, anche Urano è caratterizzato da un'esigua densità (pari a 1,5). La sua atmosfera è simile a quella di Giove e di Saturno, con una percentuale di metano più alta. La temperatura è bassissima, 2170 °C.
Nel 1978 sono stati individuati, in prossimità del piano equatoriale di Urano, ben 11 anelli. La straordinaria scoperta si deve a un passaggio del pianeta davanti a una stella. Gli strumenti fotoelettrici hanno segnalato diverse eclissi della stella, indicando la presenza di anelli.
Anche Urano ha la sua famiglia di satelliti (15 quelli noti), dei quali ben 10 sono stati scoperti grazie alle foto scattate dalla sonda Voyager 2. I 5 satelliti maggiori, conosciuti prima dei rilevamenti del Voyager, sono Miranda, Ariel, Umbriel, Titania e Oberon e presentano caratteristiche assai diverse tra loro. La superficie di Miranda è segnata da solchi irregolari; quella di Ariel è ricca di valli e canali; Umbriel, forse il corpo celeste del Sistema Solare con la superficie più antica, è di colore scuro, quasi nero; Titania mostra fratture simili a quelle di Miranda, ma prive di acqua corrente; Oberon è caratterizzato da innumerevoli crateri. Tutti comunque hanno un diametro di molto inferiore a quello della Luna. I due Voyager, tuttora operativi, solcheranno intorno al 2000 il confine tra il sistema solare e lo spazio interstellare e raccoglieranno dati sulla complessa struttura dell'interfaccia fra i due ambienti, prima di dedicarsi finalmente allo studio del mezzo interstellare.




I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE Urano_voyager01La sonda spaziale Voyager 2 raggiunse la distanza minima da Urano il 24 gennaio 1986, scoprendo l'esistenza di quattro nuovi anelli e di dieci satelliti naturali del pianeta prima
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MessaggioTitolo: Re: I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE   I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE 16gd9bkSab Ago 29, 2009 1:55 am

Nettuno
Nettuno dista dal Sole mediamente 4 miliardi e 500 milioni di km. Percorre un'orbita quasi circolare, in un periodo di circa 164 anni. Il suo periodo di rotazione è di 16ore e 1 minuto. Il valore medio del suo diametro è di 49.200 km e la sua massa è 17,26 volte quella della Terra. Ha una temperatura di 220 °C sotto zero e un'atmosfera composta da idrogeno e metano.
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE NettunoAttorno a Nettuno ruotano 8 satelliti, 6 dei quali sono stati scoperti da Voyager 2, mentre si conoscevano già gli altri due, Tritone e Nereide. Tritone è il satellite maggiore e si pensa che sia un piccolo pianeta catturato nell'orbita di Nettuno. Il suo diametro è infatti di 3800 km, il che lo rende uno dei più grandi satelliti del Sistema Solare. Le sue dimensioni sono all'origine di alcuni fenomeni che si verificano su Nettuno, come le "maree". Gli scienziati ritengono che tra circa 100 milioni di anni Tritone si avvicinerà a tal punto a Nettuno da disintegrarsi completamente su di esso. Anche Nereide (scoperto nel 1949) potrebbe essere un corpo catturato da Nettuno, giacché traccia un'orbita elicoidale ed estesa.
Voyager 2 ha scattato molte foto anche di Nettuno, mostrando che nella sua atmosfera, di colore bluastro, si distinguono nuvole bianche in continuo movimento. La superficie mostra una macchia simile alla Grande Macchia Rossa di Giove.


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MessaggioTitolo: Re: I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE   I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE 16gd9bkSab Ago 29, 2009 1:55 am

Plutone
Plutone è stato scoperto con lo stesso procedimento che ha portato all'individuazione di Nettuno. Riscontrate delle irregolarità nel moto di quest'ultimo, furono intrapresi nuovi calcoli che permisero di determinare le caratteristiche di un nuovo corpo celeste. Il 13 febbraio 1930 Clayde Tombaugh, dell'osservatorio di Flagstaff (Arizona), individuò il nuovo pianeta nella zona assegnatagli dai calcoli di precedenti studiosi. La scoperta di Plutone venne a lungo considerata un trionfo dell'astronomia teorica, ma va in sostanza considerata casuale
I NOVE PIANETI DEL SISTEMA SOLARE PlutoneL'astronomo James Christy, il 2 luglio 1978, è riuscito a fotografare Plutone dall'osservatorio della Marina americana di Flagstaff (Arizona). Alcune di queste foto hanno rivelato che il pianeta possiede una forma allungata, dovuta probabilmente alla presenza di un satellite, che è stato scoperto anch'esso da Christy e a cui è stato dato il nome di Caronte. Caronte appare di colore grigio e sembra sia avvolto da una spessa coltre di acqua congelata. Il suo diametro è di 1200 km. Svolge la sua orbita in 6,4 giorni a distanza di 19.000 km da Plutone. Sulla base delle leggi gravitazionali è stato stabilito che Plutone possiede una massa 0,003 volte quella della Terra e un diametro di 2300 km circa. La sua distanza media dal Sole è di 5 miliardi e 899 milioni di km.
L'orbita di Plutone è notevolmente eccentrica. Ciò significa che quando il pianeta si trova in perielio la sua distanza dal Sole è di 4 miliardi e 440 milioni di km, risultando minore di quella di Nettuno. Invece quando raggiunge la posizione di afelio dista ben 7 miliardi e 350 milioni di km dal Sole. Per compiere il suo movimento di rivoluzione impiega 248 anni. Il suo periodo di rotazione all'equatore è di 153 h e 17 m. Visibile solo per mezzo di grandi telescopi, Plutone appare di colore giallastro. Plutone è circondato da una sottile atmosfera, probabilmente di metano, circa 100.000 volte meno densa rispetto all'atmosfera terrestre. Essa sembra condensarsi e formare delle calotte polari durante i lunghi inverni del pianeta. La temperatura di Plutone si aggira mediamente attorno ai 230 °C sotto zero.
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