L'Aquila, due indagati per il crollo del Convitto
Dalla prossima settimana gli interrogatori per la Casa dello Studente
L'AQUILA - Dopo i primi 12 indagati per il crollo della casa dello studente, la procura della repubblica ha annunciato oggi la seconda svolta nella maxi inchiesta sui crolli per il terremoto con l'iscrizione di due persone sul registro degli indagati per i gravi danni nel convitto nazionale. Le 14 comunicazioni giudiziarie per le due strutture dove sono morti undici giovani contengono anche gli inviti a comparire per gli interrogatori che cominceranno la prossima settimana. E' stato il procuratore della Repubblica dell'Aquila, Alfredo Rossini, ad ufficializzare le novità nel fare il punto dell'attività con i giornalisti. Tra queste il fatto che c'é anche il dolo - oltre all'omicidio colposo e al disastro colposo - tra le ipotesi di reato che saranno contestate alle persone che avrebbero avuto responsabilità nei crolli.
Il riferimento é alle persone rimaste gravemente ferite e sotto choc in seguito al terremoto del 6 aprile. "Le lesioni possono essere anche quelle sotto il profilo della malattia conseguente allo stress", ha chiarito il procuratore che anche oggi ha mantenuto il più stretto riserbo sui nomi degli indagati dei quali in città prosegue la caccia Non c'é dubbio che ci sia molta attesa e non solo da parte delle famiglie delle vittime. Per certo si sa che nel mirino ci sono tecnici, funzionari, amministratori e costruttori.
Oggi, i magistrati hanno definito gli ultimi dettagli incontrando tra gli altri anche i consulenti nominati dalla procura che hanno presentato le perizie sulle quali si basano gli avvisi di garanzia. Il programma di interrogatori avrà la durata di una settimana - dieci giorni, come ha fatto intendere lo stesso Rossini, il quale ha anche sottolineato che il lavoro va avanti e che gli interrogatori non potranno esserci subito, poiché deve passare il tempo tecnico di almeno tre giorni dalla notifica dell'avviso di garanzia e dell'invito a comparire. La procura della Repubblica guarda anche avanti: dopo la casa dello studente e il convitto nazionale, saranno le sedi dell'Università dell'Aquila situate nella zona rossa, le prossime strutture sulle quali si concentrerà l'attenzione. Poi, probabilmente sarà la volta dell'ospedale regionale San Salvatore.
di Berardino Santilli