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| Titolo: IL CIELO DEL MESE DI OTTOBRE Sab Ott 31, 2009 12:38 am | |
| Il cielo del mese di Ottobre 2009
Lo sciame delle Orionidi e il ritorno all’ora solare caratterizzano il mese di ottobre. Come sempre, una ricca panoramica sulle costellazioni, posizioni dei pianeti, congiunzioni, mappe stellari dettagliate ed effemeridi di Sole, Luna e pianeti. Tutti gli eventi astronomici del mese di Ottobre 2009!
Sole
Si trova nella costellazione della Vergine fino al giorno 31, quando fa il suo ingresso nella Bilancia.
1 ottobre
* sorge alle 07:07 * transita alle 13:00 * tramonta alle 18:52
15 ottobre
* sorge alle 07:23 * transita alle 12:56 * tramonta alle 18:29
31 ottobre
* sorge alle 07:41 * transita alle 12:54 * tramonta alle 18:06
La durata del giorno diminuisce di 1 ora e 20 minuti dall’inizio del mese.
Luna
1 ottobre
* sorge alle 17:23 * transita alle 23:12 * tramonta alle 04:09
15 ottobre
* sorge alle 04:06 * transita alle 10:32 * tramonta alle 16:47
31 ottobre
* sorge alle 16:32 * transita alle 23:15 * tramonta alle 05:04
fasi lunari del mese:
* Luna Piena il 4 (ore 06:12) * Ultimo Quarto il 11 (ore 08:58) * Luna Nuova il 18 (ore 05:35) * Primo Quarto il 26 (ore 00:44)
Il giorno 13 alle ore 12:15 la Luna raggiunge il perigeo (369.069 km di distanza), mente il giorno 25 alle ore 23:22 si troverà nel punto più lontano dalla Terra nel corso della sua orbita, l’apogeo(404.169 km).
Posizione dei pianetiMercurio: la prima settimana del mese rappresenta per Mercurio il periodo di migliore osservabilità al mattino per l’anno in corso. Prima del sorgere del Sole lo si può osservare per oltre un’ora e mezza sull’orizzonte orientale. Il giorno 6 raggiunge la massima elongazione dal Sole, pari ad una distanza angolare di circa 18°. Nella seconda parte del mese l’elusivo pianeta si riavvicina rapidamente all’orizzonte fino a tornare inosservabile
Venere: la “stella del mattino” è ancora osservabile - verso Est, prima dell’alba - ma la vediamo sempre più bassa sull’orizzonte, con conseguente riduzione del tempo disponibile per ammirarla, che a fine mese si limita a circa un’ora e mezza. Venere il 9 ottobre lascia la costellazione del Leone per fare il suo ingresso nella Vergine.
Marte: continua a crescere il periodo favorevole all’osservabilità del pianeta rosso, che a fine mese diventa visibile praticamente per tutta la seconda parte della notte. Infatti, lo si può vedere sorgere a Est-Nord-Est e seguirlo fino a che culmina a Sud al sorgere del Sole. Marte il giorno 12 passa dai Gemelli alla costellazione del Cancro.
Giove: sono ancora buone le opportunità per osservare il pianeta più grande del sistema solare. Al tramonto del Sole Giove è già alto sull’orizzonte a Sud – Est. Nelle prime ore della notte raggiunge la massima altezza sull’orizzonte (culminazione) a Sud.
Sempre degni di nota i 4 satelliti galileiani (Io, Europa, Ganimede e Callisto), che si mostrano come piccoli puntini bianchi che danzano da un lato all’altro del pianeta sulla linea dell’equatore creando spettacolari configurazioni. Giove si trova nella costellazione del Capricorno, dove rimane tutto l’anno.
Saturno:dopo la congiunzione con il Sole del mese precedente, Saturno ricompare al mattino, dove la sua altezza sull’orizzonte cresce rapidamente. A fine mese infatti il “signore degli anelli” è già alto a Est-Sud-Est. Saturno sta attraversando la costellazione della Vergine.
Urano:dopo l’opposizione del mese scorso, continua un periodo favorevole all’osservazione del pianeta, dato che esso culmina a Sud nelle prime ore della notte.
In condizioni favorevoli all’osservazione, usando uno strumento ottico (anche un buon binocolo) appare come un oggetto di colore blu/verde, di magnitudine 5.7. Il pianeta lascia la costellazione dei Pesci e rientra nell’Acquario con moto retrogrado.
Nettuno:le condizioni per l’osservazione continuano ad essere simili a quelle di Urano. L’intervallo di osservabilità è tuttavia più breve: Nettuno infatti tramonta circa 1 ora e mezza prima di Urano.
Come sempre, per individuarlo è necessario utilizzare una strumentazione adeguata, un telescopio o un binocolo. Nettuno si trova nella costellazione del Capricorno, dove rimarrà anche nel 2009.
Plutone: Preso atto della riclassificazione di Plutone a plutoide da parte della IAU (Parigi, Giugno 2008), la nostra rubrica includerà comunque l’osservabilità dell’astro.
È ormai difficile da individuare, essendo visibile solo poco dopo il tramonto, basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. Per osservarlo è indispensabile l’uso di un telescopio.
Con la sua magnitudine 14 sono necessari un cielo scuro, una buona carta stellare e almeno un telescopio da 8″ di apertura (200mm). Si trova nella costellazione del Sagittario, dove si tratterrà per parecchi anni.
Fenomeni dei satelliti di GioveEccoci ai fenomeni mutui gioviani di ottobre, che vede protagonisti - come sempre - i primi tre satelliti galileiani (Io, Europa e Ganimede). Si ha un’occultazione quando, visto in prospettiva dalla Terra, un satellite passa davanti ad un altro, nascondendolo alla nostra vista, mentre un’eclissi si ha quando un satellite (che come qualsiasi oggetto proietta sempre un’ombra dietro di sé, dal lato opposto del Sole) intercetta con la sua ombra un altro satellite o (che è lo stesso) quando un satellite durante il suo moto orbitale attraversa l’ombra di un altro satellite, rimanendo oscurato, parzialmente, anularmente o totalmente, così come siamo abituati pensando ad un’eclissi di Sole.
Congiunzioni
Luna-Pleiadi la notte del 7 la Luna è protagonista di un incontro ravvicinato con le Pleiadi (M45) : le stelle più brillanti dell’ammasso vengono sfiorate dal nostro satellite. Sin dal momento in cui sorge, è possibile osservare la Luna avvicinarsi sempre più alle stelle delle Pleiadi, nella costellazione del Toro
Luna-Marte nelle ore centrali della notte tra l’11 e il 12 la Luna all’Ultimo Quarto sorge molto vicina a Marte.
Gli astri sono quasi allineati con Castore e Polluce, le stelle più brillanti della costellazione dei Gemelli
Venere-Saturno per ammirare questa congiunzione è necessario affrontare orari scomodi, prima dell’alba del giorno 13, ma si tratta di un evento che può meritare un piccolo sacrificio: si tratta infatti della congiunzione tra due pianeti. Esattamente ad Est, poco prima dell’apparire delle prime luci dell’alba, Venere e Saturno sorgono appaiati nella costellazione della Vergine, vicino alla limite con il Leone
Venere-Saturno-Mercurio-Luna quella dell’alba del giorno 17 non è una vera e propria congiunzione, a parte l’avvicinamento tra la Luna e Mercurio, questi ultimi bassissimi sull’orizzonte orientale – con la Luna ridotta ad una sottilissima falce. Se con un po’ di fortuna l’orizzonte prima del sorgere del Sole sarà limpido, senza nubi e foschia, si potrà tentare di apprezzare l’allineamento tra i tre pianeti, Mercurio, Venere e Saturno, concentrati nella costellazione della Vergine
Luna-Giove: il giorno 27 la Luna e Giove si trovano in congiunzione. Poichè il fenomeno avviene nelle ore diurne, non sarà possibile osservare il momento in cui i due astri sono alla minima distanza angolare. Possiamo quindi ammirare la Luna la sera del 26, prima che raggiunga Giove, oppure la sera del 27, quando il nostro satellite avrà già superato il pianete gigante, nella costellazione del Capricorno
Lo sciame meteorico delle Orionidi 2009
Conosciute come lo sciame-fratello delle Eta Aquaridi di maggio, le Orionidi di fine ottobre sono associate alla cometa Halley, la più conosciuta e studiata delle comete.
Lo sciame si produce ogni anno negli stessi giorni allorchè l’orbita terrestre incrocia la scia di polveri -che vaporizzano in atmosfera ad un’altezza di circa 100 km- lasciata dal passaggio di Halley. Hanno come radiante la zona di Orione che è ai confini con le stelle dei Gemelli.
Il periodo osservativo va dal 16 al 27 ottobre, con picco massimo atteso per il giorno 21. Tuttavia, negli ultimi anni, un numero consistente di meteore è stato rilevato 1 o 2 giorni prima e dopo la data di picco massimo, pertanto sarebbe ideale poter osservare durante il periodo che va dal 18 al 23 ottobre.
costellazioni
Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l’opportunità di osservare parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall’Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il “Triangolo Estivo”, del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno. (si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l’eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell’Autunno e dell’Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l’ultima volta per quest’anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti. La costellazione dei Pesci è anch’essa poco appariscente, ma la sua posizione, a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale dell’Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la stella polare, quest’ultima come sempre ferma in cielo ad indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a “W”, e Cefeo, quest’ultima costellazione un po’ più difficile da riconoscere essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda. Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull’orizzonte nord-orientale, sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell’Auriga), possiamo riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una “Y” rovesciata.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta all’osservazione astronomica.
Iniziamo con il “Doppio Ammasso del Perseo”: si trova nella zona di cielo tra Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna, ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo. Complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale. Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l’aiuto di una mappa, non sarà difficile notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata: è la famosa galassia di Andromeda (M31), omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i “grandi numeri” che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa 2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km), ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l’Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo bassa sull’orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
a cura di Stefano Simoni
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| Titolo: Re: IL CIELO DEL MESE DI OTTOBRE Sab Ott 31, 2009 6:10 pm | |
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