Onu, accuse a due preti italiani «Soldi ai guerriglieri hutu

Finito
il summit della Fao sulla fame di Roma e in procinto di aprirsi il summit sul
clima di Copenaghen, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha stilato un rapporto
sulla situazione internazionale nella repubblica Democratica del Congo.


Dal corriere
della sera del 26 novembre 2009: “Il documento, che è ancora riservato ma di
cui il “Corriere è riuscito a procurarsi una copia e la cui lettura
tiene incollati come un avvincente romanzo d’azione, è durissimo e accusa senza
mezzi termini i caschi blu dell’Onu di non essere in grado di mantenere la
pace, l’Uganda di continuare a sfruttare le risorse minerarie, la Cina di
giocare un ruolo equivoco e contraddittorio, e alcune organizzazioni non
governative spagnole di aver abbandonato la loro attività umanitaria per
finanziare sanguinari ribelli ruandesi hutu, che combattono contro il governo
di Kigali dominato dai Tutsi.”


Nel
documento si parla di sfruttamento del territorio Congolese da parte di
organizzazioni internazionali anche di natura umanitaria e vi sono coinvolti
anche preti cattolici di cui due italiani; sono accusati di complicità con individui
accusati di stupri, crimini di guerra e contro l’umanità. Sembra ci siano le
prove di avere deviato fondi, che erano destinati a scopi umanitari , a favore
dei gruppi militari che operano nella zona allo scopo di sfruttare il
territorio.


Un esempio,
questo, se risulta vero, di come siano labili i confini tra legalità e
illegalità quando si tratta di difendere i propri interessi, sia materiali sia “spirituali”,
e di come avvenga la cosiddetta “evangelizzazione” portata avanti dal
cattolicesimo tra i popoli “non credenti”.


C’è da
chiedersi se il cosiddetto “umanitarismo”, che tanto ha coinvolto le
popolazioni, inclusa quella italiana, nel mirabile, ma comunque limitato,
tentativo di limitare i danni causati dalle multinazionali nello sfruttamento dei
paesi del terzo e quarto mondo, non sia anch’esso servito allo scopo di
sfruttare e destabilizzare quei paesi. Se cosi fosse, e, purtroppo, cosi sembra
sia, la politica degli aiuti umanitari, che di per se non risolve i problemi, si
è dimostrata fallimentare e andrebbe/va sostituita da una politica a sostegno
dello sviluppo autonomo nel rispetto sia del territorio sia delle tradizioni di
quei popoli.


A nulla
servono i vari “summit” se poi i centri del potere economico mondiale ha la
libertà di agire secondo i loro interessi.


http://www.corriere.it/esteri/09_novembre_26/congo-accuse-sacerdoti-italiani-ribelli-hutu_5957453a-da5b-11de-a7cd-00144f02aabc.shtml

http://www.corriere.it/esteri/09_novembre_18/ruanda_arresto_crimini_massimo_alberizzi_6785c55c-d41e-11de-a0b4-00144f02aabc.shtml?fr=correlati

che casino....