Admin meryan Amministratrice
Numero di messaggi : 24147 Età : 72 barra di rispetto : Personalized field :
Data d'iscrizione : 03.11.07
| Titolo: Le cellule staminali del liquido amniotico Dom Mar 07, 2010 5:56 pm | |
| | | Le cellule staminali del liquido amniotico
La cellula staminale e’ una cellula che non ha una funzione specifica ma puo’ trasformarsi in molti tipi differenti di cellule specializzate. Per la loro capacita’ di replicarsi e trasformarsi in tipi diversi di tessuto le staminali permettono di riparare organi e tessuti danneggiati.
Fin ad ora si conoscevano e si utilizzavano le staminali embrionali prelevate dallo stato di blastocisti cellulari e poi coltivate o le staminali adulte, cellule provenienti da parti diverse isolate e fatte crescere in colture.
Le staminali “amniotiche” si collocano a meta’ strada: si moltiplicano piu’ facilmente rispetto a quelle adulte e non richiedono supporti per crescere; rispetto a quelle embrionali, che comportano la distruzione dell’embrione, hanno il vantaggio di non aumentare il rischio di tumore una volta impiantate in un organismo.
Si puo’ finalmente disporre, quindi, di un serbatoio di cellule staminali “pluripotenti” cioe’ capaci di generare i principali tessuti proprio come le embrionali ma che, a differenza di queste, non dovrebbero piu’ suscitare importanti contestazioni bioetiche.
Almeno a livello di sperimentazione animale quello che fino a ieri era il sogno di tutti i ricercatori del settore e’ diventato realtà.
La buona notizia arriva, ancora una volta, dagli Stati Uniti. Un gruppo di ricercatori della Wake Forest University, nel North Carolina, è riuscito ad isolare nel liquido amniotico di donne incinte delle cellule staminali che, coltivate in vitro per alcuni anni, si sono poi trasformate in cellule progenitrici di vari tessuti: quello muscolare, quello nervoso, quello osseo, l’epatico e il sanguigno. Successivamente le cellule, trapiantate su animali, hanno dimostrato la loro potenzialità riproduttiva e non hanno causato tumori. L’insorgenza di tumori ha invece una certa incidenza se si utilizzano cellule embrionali.
Cellule del sistema nervoso trapiantate in topolini lobotomizzati sono cresciute e hanno riparato l’area del cervello danneggiata. E’ stato anche dimostrato come le cellule neurali ottenute dal liquido amniotico riescono a produrre neurotrasmettitori mentre quelle del fegato possono secernere urea.
Gli autori dello studio sono Anthony Atala e l’italiano Paolo De Coppi. Lo studio e’ stato recentemente pubblicato sull’importante rivista Nature Biotechnology.
Si e’ osservato che queste cellule, nel topo, hanno una straordinaria velocita’ di moltiplicazione: solo 36 ore. Questo significa che in poche settimane si potrebbe disporre di miliardi di cellule e rappresenta un passo avanti che, il giorno che fosse confermato nell’uomo, darebbe una grossa spinta alla cura di molte malattie.
La recente scoperta conferma un’ipotesi che i ricercatori inseguivano da tempo: si sapeva infatti che nel liquido amniotico c’e’ una grande quantita’ di cellule immature ma non c’era ancora alcuna certezza che ci fossero delle vere e proprie staminali. Ora si e’dimostrato che queste rappresentano circa l’1% del totale di cellule immature del liquido amniotico.
Teoricamente, secondo Atala, con 4 milioni di parti l’anno solo negli Stati Uniti una banca con 100.000 campioni di staminali potrebbe addirittura supplire la necessita’del 99% degli americani con perfetta compatibilita’ genetica per il trapianto.
Gli stessi ricercatori che hanno fatto la scoperta frenano pero’ l’entusiasmo: per quanto riguarda le possibili ricadute sull’uomo e i tempi necessari per raccogliere i primi risultati occorreranno ancora alcuni anni.
Fonte: Alessandro Bovicelli - Ufficio stampa Sbarro Institute of Philadelphia, USA (SHRO)
|
| |
|