Admin meryan Amministratrice
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| Titolo: la macchia Gio Mar 06, 2008 1:11 am | |
| La festa è stata bellissima, gli amici si sono divertiti e vi hanno fatto tanti complimenti per il pranzo. Allora, perché quell'aria sconsolata? Anche se vi siete imbrattata la camicetta o vi hanno sporcato il tappeto, non perdetevi d'animo: il rimedio c'é. Intervento d'urgenza Vi trovate fuori casa? Non avete il tempo di smacchiare il capo? Niente paura. Basta fare subito qualche piccola operazione e il danno sarà limitato. Potrete pulirlo dopo, in tutta calma. Se la sostanza che ha causato la macchia è solida, raschiatela delicatamente con un cucchiaino, la lama di un coltello oppure uno straccio asciutto. Se è liquida (brodo o vino) tamponate con un panno assorbente o un tavogliolo di carta (attenzione: lascia pelucchì). Quando la macchia è di unto copritela con talco o saponaria (la assorbiranno) e dopo qualche minuto spazzolate. Se la vostra 'medaglia" non è grassa e il capo si può favore ad acqua, bagnatelo con acqua fredda (diluirò o rimuoverà in parte lo sporco).
DA NON DIMENTICARE Prima di smacchiare, ricordate sempre che: Molti prodotti smacchianti sono nocivi, infiammabili o irritanti. Quindi, usate i guanti e aerate il locale. Non mischiate mai i prodotti di cui non conoscete i componenti: potreste fare danni irreparabili. Usate sempre stracci puliti e bianchi. Quelli colorati possono stingere a contatto con i prodotti. Per controllare che un capo colorato non stinga, fate una prova su un angolo con acqua e sapone. Bisogna mettere un panno pulito sotto la macchia: assorbirlo sporco e non lo farà passare dall'altra parte. È meglio intervenire sulla macchia dal bordo verso il centro: eviterete così la formazione di aloni. Non mettete il capo in lavatrice se lo smacchiante non è asciutto: l'acqua può ridurre l'efficacia del prodotto. Non bisogna mai stirare un capo appena smacchiato: il calore fisserebbe la macchia.
GLI INDISPENSABILI Tenete tutto quanto vi occorre nello stesso posto, lontano dalla portata dei bambini. Vi serviranno: straccetti bianchi (meglio se di lino o cotone); spu-gnette; spazzole rigide e morbide; carta assorbente bianca; catini e bacinelle in vetro o porcellana (non di metallo, che può reagire a contatto con i prodotti), quanti di gomma. PRODOTTI: la lista sembra lunga, ma con molta probabilità scoprire- te di averli già in casa. Ognuno di loro ha un compito preciso e va utilizzato a proposito, perché sia efficace e non dannoso. Ecco quali sono e a che cosa servono. Una "medaglia"? Come "pronto Intervento", se è solida raschiatela; se è liquida, tamponatela con un tovagliolo. Acqua ossigenata a 10 volumi: efficace per togliere le macchie di vino, caffè e inchiostro. Non va usata su lana, seta, nylon.
Acetone: scioglie i grassi, le vernici e le colle cellulosiche. Può essere impiegato sui tessuti naturali e sintetici, ma mai sulle fibre come il rayon e gli acetati. È un prodotto infiammabile e i suoi vapori sono tossici.
Alcol a 90°: fa sparire le macchie di erba sui tessuti bianchi di cotone o lana. Non va usato puro sugli acetati o i tessuti sintetici perché li rovina. Alcol denaturato: elimina tracce di vino, caffè, cioccolato e colla (quando è fresca) non vinilica o cellulosica. Attenzione: è infiammabile. Ammoniaca: usata diluita, elimina le vecchie macchie di sangue, caffè e colla vinilica; sgrassa anche i colli e i polsi delle camicie. Sempre diluita nell'acqua di risciacquo, elimina gli aloni di traspirazione. Non va mai usata pura nel risciacquo. Attenzione: i suoi vapori sono tossici. Benzina: efficace per eliminare le macchie di grasso e di vernice o pittura. Attenzione: è infiammabile e può lasciare aloni. Candeggina: smacchia la biancheria e i colorati garantiti solidi (ma che lo siano veramente!). Diluita, può essere impiegata anche sui tessuti sintetici e quelli artificiali come viscosa o rayon. Attenzione alle dosi: sulle fibre vegetali, due cucchiai ogni litro d'acqua; uno, sulle altre. Non usatela mai su lana e seta e con molta precauzione sul nylon. Non mischiatela con ammoniaca e acidi. Petrolio: diluisce le vernici e sgrassa alcuni tessuti. Attenzione: è infiammabile.
Talco e saponaria: assorbono i grassi su tessuti, tappeti e moquette. La saponaria è ancora più efficace del talco.
Trementina, o acqua ragia: elimina le macchie unte e grasse come il catrame. È efficace anche per le vernici e le tinture, la cera e le tracce di muffa. Può lasciare però aloni. È un prodotto irritante e non va mai usato su rayon e acetati. Trielina: scioglie i grassi, l'olio, la cera, le tinture. Non è infiammabile, ma i suoi vapori sono tossici.
BISOGNA AVERE OCCHIO
Non tutti i tessuti si puliscono allo stesso modo o sopportano gli stessi prodotti. Quindi, la prima cosa da fare è stabilire il tipo di tessuto che si è macchiato leggendo l'etichetta (che indica anche come si può pulire il capo). Poi bisogna individuare il tipo di macchia (d'unto, di caffé, di vino o cioccolata). ETICHETTA SENZA MISTERI
Vaschetta con acqua, II numero indica la temperatura massima dell'acqua. Risciacquo e centrifugazione normali. 95° Vaschetta con acqua, il numero indica La temperatura massima dell'acqua. 60° Risciacquo e centrifugazione normali. Vaschetta con mano nell'acqua. In questo caso, la temperatura massima dell'acqua è di 40°. Il risciacquo deve essere molto delicato e non bisogna torcere il capo. Vietata l'acqua una croce sulla vaschetta: non si può lavare né a mano né a macchina, quindi un lavaggio a secco in lavanderia. Il triangolo (vuoto o con le lettere CP) indica che si possono usare prodotti a base di cloro (candeggina). Candeggio vietato- Un triangolo sbarrato: non si può candeggiare.
Stiratura a secco, a vapore Il ferro da stiro con un pallino indica che il calore della piastra deve essere debole: 110° al massimo (a secco). Due pallini; temperatura moderata, al massimo 150° (a secco e a vapore). Tre pallini: calore forte, temperatura massima 200 gradi (a secco e a vapore). Vietata la stiratura -Ferro da stiro sbarrato: il tessuto non sopporta il calore. Lavaggio a secco Un cerchio (con o senza lettera): il capo si può lavare a secco. Lettera A: trattamento intensivo (solventi normali). Lettera P: trattamento medio (si possono usare solventi come benzina epercloroetilene. Vietata la trielina). Cerchio con la lettera F: trattamento delicato (in tintoria dovranno usare idrocarburi e trifluorotricloroetano). Vietato lavaggio a secco Cerchio sbarrato: il tessuto non sopporta i solventi.
Primo di tutto, bisogna individuare il Tre modi per dire lana Pura Lana Vergine; è contrassegnata dal gomitolo in bianco e nero. Questo simbolo e la sua dicitura possono essere usati solo quando la lana è nuova di tosa e il tessuto non è misto. Misto lana Vergine: lo stesso simbolo del gomitolo, ma in nero, indica che sono presenti altre fibre (comunque la lana vergine deve essere almeno il 60%). Pura Lana: quando sull'etichetta è presente questa dicitura, significa che la lana non è nuova di tosa, ma rigenerala dalla lavorazione di scarti industriali o stracci. La famiglia delle macchie- Ce ne sono di tanti tipi e ognuna si combatte in modo diverso. Unte: come olio burro, cera di candela. I grassi non sono solubili in acqua: si eliminano con solventi come acqua ragia o petrolio. Molto grasse: come catrame, nafta. Difficili da eliminare, per prima cosa è meglio scioglierle con un altro grasso (olio o burro). Non grasse di origine animale: come uova, latte, sangue, urina, sudore. Contengono proteine resistenti ai solventi a base di petrolio. Vanno subito sciacquate con acqua fredda. Non grasse di origine vegetale: come birra, fango, caffè, cioccolato, frutta, vino, tè, erba. A causa del tannino presente in queste sostanze, le macchie non vanno insaponate subito, perché si rischia di fissarle. Chimiche: come colla, in chiostro, mercurocromo, profumo, tinta per i capelli, vernici. Non sempre i risultati sono garantiti, anche usando prodotti specifici. Queste macchie possono modificare il colore del tessuto.
Metalliche: come ruggine, liquidi ferruginosi. Si possono eliminare solo con prodotti specifici. Miste: come lucido da scarpe, cera, fondotinta, rossetto, smalto, muffa. Contengono grassi e pigmenti (cioè colorazioni ) quindi bisogna agire in due tempi e con più prodotti. E se la macchia è vecchia e non riuscite a riconoscerla a prima vista ricordate che: quelle oleose sono più scure al centro; quelle solubili in acqua induriscono la stoffa; quelle zuccherine e amidacee diventano biancastre e rendono piu rigide il tessuto. | |
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Lò amico speciale
Numero di messaggi : 12 Personalized field : 0 Data d'iscrizione : 25.02.08
| Titolo: Re: la macchia Gio Mar 06, 2008 10:00 am | |
| me lo stampo questo post... e lo inserisco nel manuale della perfetta casalinga :-)
x ora come manuale uso la mia mamma :-) | |
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Admin meryan Amministratrice
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Natyma speciale
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| Titolo: Re: la macchia Gio Mar 06, 2008 4:58 pm | |
| annaaa come faccio a memorizzare il tutto???? io che sono una grande pasticciona dovrei portar con me sempre lo smacchiatore. mangio na pizza e mi schizzo, mangio gli e mi macchioooooooooooooo. faccio sempre questo... l'anno scorso matrimonio dei miei cognati, avevo un abito rosa antico di una stoffa delicataverso le 12 bevetti un po' di coca cola tre gocce sulla gonna e voilà il danno fu fatto, con l'acqua sopra si fece l'alone neppure col phon risolsi nulla, il mio fidanzato voelva seguire gli sposi x vedere gli scatti fotografici invece corremmo in lavanderia e chiesi la cortesia di smacchiarmi la gonna almeno a secco e rapidamente. ma questa è soltanto una, mi butto le cose addosso come i bimbi. | |
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Admin meryan Amministratrice
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| Titolo: Re: la macchia Gio Mar 06, 2008 5:19 pm | |
| QUANDO TI SERVE VIENI A LEGGERE QUì CHIEDI AD ALEX COME PUOI FARE :ROSSA: | |
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