R MORELLI LE PICCOLE COSE CHE CAMBIANO LA VITA

Titolo: R MORELLI LE PICCOLE COSE CHE CAMBIANO LA VITA Mer Ago 05, 2009 3:08 pm

Ognuno di noi ha un destino da seguire, un solco da percorrere, un sentiero, una via che appartiene solo a lui. Le illusioni, le sirene ci distraggono, ci fanno credere che viviamo per qualcuno o per qualcosa, per un progetto da realizzare, per ritrovare un amore perduto, per riempire la solitudine.

In attesa che il progetto che ci siamo dati si realizzi, tutto ci sembra vano, inutile, arido, spento, perduto…

Gli antichi non ragionavano così… pensavano che nelle cose che ci accadono c’è un disegno degli dei per “ritornare a casa”, a Itaca, nella terra promessa.

L’Odissea è il grande libro dell’Occidente. Ricorda a tutti che è il viaggio, il cammino verso il nostro sentiero, l’ “evento”, e non le tappe, gli scogli in cui veniamo intrappolati.

Nemmeno Calipso, la ninfa dai bei riccioli che promette ad Ulisse l’eterna giovinezza, l’immortalità, riesce a fermarlo: il compito dell’eroe è andare verso il suo destino… Realizzare se stesso.

Il chassidismo insegna che in ogni essere umano vi è qualcosa di prezioso che non si trova in nessun altro.. pertanto si dovrebbe onorare ogni singolo essere per quello che di nascosto è il lui, che solo lui e nessun altro possiede.

Se sbagliamo, se scambiamo la vita per un traguardo, una meta a cui ci siamo attaccati.. allora la vita diventa un inferno, ci esaurisce, ci strema, ci annienta...
(da “le piccole cose che cambiano la vita” di R. Morelli)

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Dobbiamo scoprire, renderci conto che il nostro malessere è dovuto al nostro “non essere in viaggio”.. perché impigliati in qualche rete, perché attardati in pensieri, ragionamenti tesi alla concretizzazione di qualcosa che al massimo può diventare un punto fisso del nostro tempo, distraendoci da quel ”mare” su cui dovremmo essere a navigare, in balia di quella forza che rappresenta un piccolo universo, un piccolo infinito che è in noi.. quella forza che tende, imperterrita, a volerci portare verso la nostra Itaca…

una volta tanto sono d'accordo con Morelli

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