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 Trilussa: Un po' di tutto.

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MessaggioTitolo: Trilussa: Un po' di tutto.   Trilussa: Un po' di tutto. 16gd9bkMer Lug 06, 2011 1:26 pm


[c« Sai ched'è la statistica? È na' cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pè me la statistica curiosa
è dove c'entra la percentuale,
pè via che, lì, la media è sempre eguale
puro co' la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due. »
(Trilussa, La Statistica)
olor=white][/color]



« C'è un'ape che se posa
su un bottone di rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa. »
(Trilussa, Felicità)



La vispa Teresa -



Se questa è la storia

che sanno a memoria

i bimbi d’un anno

pochissimi sanno

che cosa le avvenne

quand’era ventenne.



Un giorno di festa

la vispa Teresa,

uscendo di chiesa,

si alzava la vesta

per farsi vedere

le calze chiffonne

che a tutte le donne

fa molto piacere.



Armando il pittore,

vedendola bella,

le chiese il favore

di far da modella.

Teresa arrossì…

ma disse di sì.

“Verrete?” – “Verrò.

Ma badi, però …” -

“Parola d’onore”

rispose il pittore.



Il giorno seguente

Armando l’artista

stringendo fremente

la nuova conquista

gridava a distesa:

“T’ho presa, t’ho presa!”

Ma a lui supplicando

Teresa gridò:

“Su, su, mi fa male

la spina dorsale.

Mi lasci, che anch’io

son figlia di Dio…

Se ha qualche programma

ne parli alla mamma.”

A tale minaccia

Armando tremò,

dischiuse le braccia…

ma quella restò.



Perduto l’onore,

perduta la stima,

la vispa Teresa,

più vispa di prima,

per nulla pentita,

per niente confusa,

capì che l’amore

non è che una scusa.



Per circa sei lustri

fu cara a parecchi :

fra giovani e vecchi,

fra oscuri ed illustri,

la vispa Teresa

fu presa e ripresa.

Contenta e giuliva

s’offriva e soffriva

(la donna che s’offre,

se apostrofa l’esse,

ha tutto interesse

a dire che soffre).



Ma giunta ai cinquanta,

con l’anima affranta,

col viso un po’ tinto,

col resto un po’ finto,

per trarsi d’impaccio

dai prossimi acciacchi

apriva uno spaccio

di sale e tabacchi.



Un giorno un cliente,

chiedendo un toscano,

le porse la mano

… così … casualmente:

Teresa la prese,

la strinse e gli chiese :

Mi vuole sposare?

Farebbe un affare!”.

Ma lui di rimando

rispose : “No, no!

Vivendo, fumando,

che male ti fo?”

Confusa, pentita,

Teresa arrossì,

dischiuse le dita

e quello fuggì.



Ed ora Teresa,

pentita davvero,

non ha che un pensiero:

andarsene in chiesa.

Con l’anima stracca

si siede e stabacca,

offrendo al Signore

i resti d’un cuore

che batte la fiacca.



Ma spesso, fissando

con l’occhio smarrito

la polvere gialla

che resta sul dito,

le sembra il detrito

di quella farfalla

che un giorno ghermiva

stringendola viva.

Così, come allora,

Teresa risente

la voce innocente

che prega ed implora :

“Deh, lasciami: anch’io

son figlia di Dio!”.



“Fu proprio un bel caso!

- sospira Teresa

fiutando la presa

che sale nel naso -

Ma se non son lesta

mi scappa anche questa!”.

E fiuta e rifiuta,

tossisce e starnuta:

il naso è una tromba

che squilla e rimbomba

e pare che l’eco

si butti allo spreco…



Tra un fiotto e un rimpianto,

tra un soffio e un eccì,

la vispa Teresa…

Lasciamola lì.


. . . . . con tanti saluti.
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Loredana
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MessaggioTitolo: Re: Trilussa: Un po' di tutto.   Trilussa: Un po' di tutto. 16gd9bkGio Lug 07, 2011 2:29 pm

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