Admin meryan Amministratrice
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| Titolo: LETTERE DAL CARCERE A MUNEVVER Mer Lug 23, 2008 4:46 pm | |
| da: LETTERE dal CARCEREa MUNEVVER 1942
Il più bello dei mari è quello che non navigammo. Il più bello dei nostri figli non è ancora cresciuto. I più belli dei nostri giorni non li abbiamo ancora vissuti. E quello che vorrei dirti di più bello non te l'ho ancora detto.
1943
Amo in te l'avventura della nave che va verso il polo amo in te l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte amo in te le cose lontane amo in te l'impossibile entro nei tuoi occhi come in un bosco pieno di sole e sudato affamato infuriato ho la passione del cacciatore per mordere nella tua carne. amo in te l'impossibile ma non la disperazione.
1948
Benvenuta, donna mia, benvenuta! certo sei stanca come potrò lavarti i piedi non ho acqua di rose nè catino d'argento, certo avrai sete non ho bevanda fresca da offrirti, certo avrai fame e io non posso apparecchiare una tavola con lino candido, la mia stanza è povera e prigioniera come il nostro paese. Benvenuta, donna mia, benvenuta! hai posato il piede nella mia cella e il cemento è divenuto prato, hai riso e rose hanno fiorito le sbarre, hai pianto e perle son rotolate sulle mie palme, ricca come il mio cuore cara come la libertà è adesso questa prigione. Benvenuta, donna mia, benvenuta!
1949
Sei la mia schiavitù sei la mia libertà sei la mia carne che brucia come la nuda carne delle notti d'estate sei la mia patria tu, coi riflessi verdi dei tuoi occhi tu, alta e vittoriosa sei la mia nostalgia di saperti inaccessibile nel momento stesso in cui ti afferro.
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