Admin meryan Amministratrice
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| Titolo: Delitto di Novi Ligure, Omar esce dal carcere Mer Mar 03, 2010 8:58 pm | |
| Delitto di Novi Ligure, Omar esce dal carcere: «Ora voglio stare tranquillo»
«Erika oggi mi è indifferente, non mi interessa, capitolo chiuso, non le porto nemmeno rancore» aiutò la fidanzatina a uccidere la madre e il fratellino della ragazza
La casa del duplice delitto (Ansa) ASTI - Torna definitivamente libero Omar Favaro il giovane che, quand'era appena diciassettenne, il 21 febbraio 2001, aiutò la fidanzatina Erika De Nardo a uccidere la madre e il fratellino della ragazza, in una villetta del quartiere Lodolino di Novi Ligure (Alessandria). Un massacro - le coltellate inflitte alle due vittime, Susi Cassini e Gianluca De Nardo, furono decine e decine - che per la sua efferatezza sconvolse l'Italia e del quale nelle prime ore si era accusata una fantomatica banda di rapinatori immigrati. Il magistrato di sorveglianza ha concesso a Favaro i 45 giorni di libertà anticipata relativa all'ultimo semestre di pena espiata. La pena sarebbe scaduta il 17 aprile. Favaro fino a oggi ha lavorato ad Asti come giardiniere - in regime di semilibertà - a seicento euro al mese e si è comportato, come dicono gli agenti della questura incaricati di seguirlo, un detenuto modello.
LO SFOGO - «Voglio stare tranquillo» sono state le sue prime parole ai suoi legali Lorenzo Repetti e Vittorio Gatti subito dopo l'uscita dal carcere. «Pur non dimenticando la tragedia - precisano i due avvocati del giovane - siamo soddisfatti perchè in questo momento si è completato il lungo e faticoso percorso rieducativo e Omar finalmente può essere reinserito a pieno titolo nella società avendo espiato le sue colpe. Ora davanti a lui c'è la prospettiva di vivere una vita da ragazzo come tutti gli altri».
«ERIKA MI E' INDIFFERENTE» - Dice di avere dimenticato Erika, la principale protagonista del duplice omicidio con la quale aveva progettato di fuggire dopo il massacro. «Oggi mi è indifferente, non mi interessa, capitolo chiuso, non le porto nemmeno rancore», ha risposto a quei giornalisti in questi anni sono riusciti ad avvicinarlo. Omar era stato condannato a 14 anni di carcere - Erika a 16 - poi sono arrivati, per entrambi, gli sconti di pena e, per Omar, la concessione del regime di semilibertà. Recluso nel carcere di Asti, per un mese il giovane ha lavorato, dalle 8 alle 19 come giardiniere in una cooperativa impegnata nella cura delle aree verdi della città. Per la maggior parte del tempo è rimasto nelle serre, a preparare vasetti di piantine e fiori, ma a volte, insieme a un collega, andava a curare le aiuole di Asti. «Si impegna a fondo», hanno detto alla cooperativa. Il giardinaggio potrebbe essere il suo lavoro anche da uomo libero, anche se Omar dice di essere un appassionato di computer e durate la detenzione ha ottenuto la Patente europea.
PRIMO DESIDERIO: NUOTATA AL MARE - In ogni caso il suo primo sogno da realizzare - aveva detto - è «farmi una bella nuotata al mare: sono dieci anni che non ci vado». I genitori non hanno mai smesso di restargli accanto: da Alessandria, dove abitavano, si sono anche trasferiti ad Asti. E ogni giorno, alle 12:30, Omar è andato a pranzo a casa loro. Anche il papà di Erika, Francesco De Nardo, non ha mai abbandonato la figlia in carcere a Verziano (Brescia). Nel 2006 i riflettori si son riaccesi su di lei quando ha partecipato con le compagne di detenzione a una partita di pallavolo all'oratorio di Buffalora con la squadra femminile del posto. Nel 2009 si è laureata in lettere con 110 e lode. Il giorno in cui ha discusso la tesi (argomento: Socrate e la ricerca della verità negli scritti platonici) il padre era al suo fianco.
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Gugol Moderatore
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| Titolo: Re: Delitto di Novi Ligure, Omar esce dal carcere Mer Mar 03, 2010 10:31 pm | |
| speriamo che si rifaccia una vita serena e trenquilla, per lui e per gli altri! | |
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