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| Titolo: TRENTUNENNE MORTO DOPO L'ARRESTO Sab Ott 31, 2009 5:47 pm | |
| Trentunenne morto dopo l'arresto, la famiglia diffonde le foto del corpo Conferenza stampa di genitori, sorella e legali di Stefano Cucchi, deceduto dopo 8 giorni di carcere e ospedale ROMA - Verità su Stefano Cucchi. E in tempi rapidi. La invocano la famiglia, i legali e la politica. Tutti insieme giovedì hanno convocato una conferenza stampa in Senato per chiedere di fare luce sulla morte del 31enne romano, fermato giovedì 16 ottobre nel parco degli Acquedotti perché in possesso di venti grammi di sostanze stupefacenti, e morto nel reparto detentivo dell'ospedale Sandro Pertini giovedì 22, dopo essere passato per il Tribunale, il Regina Coeli e il Fatebenefratelli. LA FOTO - «Mio figlio - ha ribadito oggi Giovanni Cucchi - era sotto la tutela dello Stato, e dato che è stato preso in consegna dai Carabinieri chiediamo chiarezza anche al ministro della Difesa Ignazio La Russa». Più dura la sorella Ilaria: «Spero che il ministro Alfano inizierà a interessarsi davvero, perchè non mi sembra abbia risposto nè abbia detto nulla di nuovo - si è sfogata - Ora pretendiamo una risposta chiara, perchè mio fratello è morto da solo». Uscito di casa sano, gliel'hanno restituito cadavere. Otto interminabili giorni durante i quali la famiglia ha tentato invano di vedere il loro caro e di parlare con i medici che lo avevano in cura. Per sollecitare l'opinione pubblica, il padre Giovanni e la sorella Ilaria hanno distribuito le foto del corpo di Stefano scattate dall'agenzia funebre dopo l'autopsia. Immagini «drammaticamente eloquenti», come le ha definite Luigi Manconi, presidente dell'associazione «A buon diritto» e promotore dell'iniziativa: «Da sole dicono quanti traumi abbia patito quel corpo- aggiunge- E danno una rappresentanza tragicamente efficace del calvario di Stefano. La famiglia ha pensato molto se distribuirle, perché oltre ad essere scioccanti fanno parte della sfera intima». Si vede così un corpo estremamente esile (dai 43 chili del fermo è passato ai 37), con il volto devastato, l'occhio destro rientrato nell'orbita, l'arcata sopraccigliare sinistra gonfia e la mascella destra con un solco verticale, segno di una frattura. INCHIESTA D'UFFICIO - Al momento è stata aperta un'inchiesta d'ufficio. Il legale della famiglia, Fabio Anselmo (lo stesso che seguì la famiglia Aldrovandi nel caso del figlio Federico, il giovane morto a Ferrara nel 2005 dopo una colluttazione con alcuni poliziotti che lo stavano arrestando), spiega che «l'atto di morte è stato acquisito dal Pm, per cui non abbiamo in mano nulla se non queste foto e un appunto del nostro medico legale». Dal quale si evince che «sul corpo non sono stati riscontrati traumi lesivi che possano aver causato la morte, ma escoriazioni, ecchimosi e presenza di sangue nella vescica. Aspettiamo gli esiti dell'esame istologico». L'avvocato, poi, ci tiene a precisare che «noi non accusiamo nessuno. Stefano è uscito di casa in perfette condizioni di salute e non è più tornato. Chiediamo che non ci sia un valzer di spiegazioni frettolose e spesso in contraddizione tra loro e di risparmiare alla famiglia un processo su quello che è stato Stefano». Il prossimo passo sarà la costituzione di un pool di medici esperti in grado di «vagliare criticamente il poco materiale che abbiamo». E Franco Ionta, capo dell'amministrazione penitenziaria, dice: «C'è un'iniziativa giudiziaria in corso, essendo un magistrato devo quindi essere particolarmente rispettoso di questa iniziativa. Vedremo quale sarà il risultato dell'indagine. Noi naturalmente avvieremo, quando sarà possibile, anche un'inchiesta amministrativa», ha concluso Ionta. I POLITICI - Anche il mondo della politica farà la sua parte. Così promettono Emma Bonino, Flavia Perina, Renato Farina e Marco Perduca, presenti alla conferenza stampa. «Cose di questo genere- ha detto Perina- succedono nel far west e non in uno Stato di diritto». Secondo Bonino, poi, «è in gioco la credibilità delle istituzioni. Lo Stato deve rispondere all'opinione pubblica». Marco Perduca, infine, annuncia che «come commissione parlamentare sui diritti umani prenderemo in considerazione una missione ispettiva al reparto detentivo del Pertini». Farina, che ha visitato il nosocomio, ha riferito infine di «una struttura peggio del carcere». roma.corriere.it | |
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Gugol Moderatore
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| Titolo: Re: TRENTUNENNE MORTO DOPO L'ARRESTO Sab Ott 31, 2009 6:07 pm | |
| ho visto le foto sul giornale... era ridotto male... | |
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Admin meryan Amministratrice
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| Titolo: Re: TRENTUNENNE MORTO DOPO L'ARRESTO Dom Nov 01, 2009 12:49 am | |
| IO LE HO TOLTE LE FOTO è GIUSTO COSì NON MI SEMBRAVA GIUSTO... | |
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| Titolo: Re: TRENTUNENNE MORTO DOPO L'ARRESTO | |
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