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| IL MISTERO DELLE PIRAMIDI | |
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Admin meryan Amministratrice
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| Titolo: IL MISTERO DELLE PIRAMIDI Mar Nov 10, 2009 6:14 pm | |
| Il Mistero delle Piramidi
La piana di Giza :
A giza siamo nel regno delle piramidi:Cheope si innalza per 146 metri,Chefren raggiunge i 144 e Micerino solo 65.
Fatto stupefacente,quella che chiamano piana di giza,non è naturale, ma fu spianata dalla mano dell'uomo al termine di lavori di cui si può immaginare la grandezza.
Le tré piramidi furono disposte secondo un asse che andava da nord-est a sud-ovest, con il limite nord occupato dalla Grande Piramide.
Il territorio delle piramidi si chiamava in egizio Occidente, poiché era la regione del tramonto in cui l'anima trova riposo, ma anche. «il sotto del dio», cioè la terra sacra della necropoli posta sotto la protezione divina, e infine «vicino all'alto», poiché Giza era il luogo che permetteva allo spirito dei faraoni di accedere agli spazi celesti.
La posizione delle piramidi di Giza: fortunate coincidenze?
Per quanto riguarda l’orientamento delle piramidi ci troviamo davanti ad un’altra inquietante coincidenza o a una perizia dei costruttori che anche oggi è difficile imitare. Le quattro facce della Grande piramide guardano esattamente verso il nord, il sud, l’est e l’ovest del mondo. Secondo recenti calcoli la differenza con il polo nord magnetico è di appena tre minuti di grado, uno scarto davvero insignificante (0,015 %). Come è stato possibile ottenere tanta precisione quando il più riuscito tentativo moderno di orientare un edificio (l’Osservatorio astronomico di Parigi) registra una distanza dal nord magnetico di ben sei minuti?
Come vennero costruite?
Uno dei grandi misteri dell'antico Egitto è il modo in cui le piramidi furono costruite. A lungo si fece riferimento al racconto tendenziosa del greco Erodoto, a cui piaceva diffondere chiacchiere e che si divertì a macchiare la memoria dei faraoni dell'antico Egitto, facendo di Cheope e di Chefren dei tiranni esecrabili. È sempre a Erodoto che si deve la sciocca favola secondo cui centinaia di migliala di schiavi, soffrendo al sole, sotto i colpi di fruste, ridotti a bestie da soma, pagavano con la salute o con la vita il trasporto di enormi blocchi di pietra. Questa stupida immagine è stata purtroppo diffuse da un gran numero di manuali scolastici e persino di opere dalle pretese scientifiche. La schiavitù esisteva in Grecia, ma non in Egitto. Il faraone non lavorava contro il suo popolo. Architetti, costruttori artigiani costituivano la «classe sociale» più rispettata e potente d'Egitto nell'Antico Regno. Nei grandi cantieri dei faraone, come in quelli del nostro Medioevo, non c'era che un piccolo numero di specialisti aiutati da un gran numeri di lavoratori, pagati e considerati secondo il loro ruolo. La vita del popolino egizio ci è perfettamente illustrata dalle scene e dalle iscrizioni delle tombe dell'Antico Regno. Mal grado la pesantezza dei lavori degli artigiani e dei contadini non c'era traccia di tirannia o di oppressione da parte dei nobili o del faraone.
Le piramidi di Giza non sono l'opera di oppressi o di schiavi, ma di una élite di architetti, di una civiltà all'apice del proprio genio, capace di una straordinaria organizzazione del lavoro, dall'estrazione delle pietre sino al loro sollevamento, passando per il trasporto. Durante i mesi di inondazione, buona parte della popolazione stava in riposo. Allora, si reclutava molta manodopera per lavorare nei cantieri delle piramidi. Senza ruota e senza carrucole, sembraanche se queste tecniche erano conosciute, con trapani dalla punta di selce, mazze di diorite, accette, asce e scalpelli di rame, le squadre di artigiani, considerati come fari della loro società e remunerati di conseguenza, costruirono monumenti immensi di cui, tuttavia, nessun testo geroglifico sottolinea il carattere eccezionale.
Per l'Antico Regno, la costruzione di una piramide era un atto normale, rituale, di cui non ci si doveva vantare.Geometri e agrimensori dovettero risolvere problemi di grande difficoltà per tracciare basi quadrate di più di duecento metri, ottenere la perfetta orizzontalità degli strati di pietra a tutti i livelli, calcolare orientamenti precisissimi, risolvere il rompicapo della coesione delle masse perché le camere interne non fossero schiacciate, sistemare rivestimenti di pietra in cui blocchi di più di due tonnellate sono così ben posti che non si può quasi mai inserire uno spillo nella saldatura.Sono solo alcune delle tante prodezze tecniche.
Per capire davvero il significato di una piramide, non bisogna considerarla come un monumento isolato, anche se oggi i tré giganti di Giza sono privati di quello che un tempo li circondava. Ai confini del deserto, al bordo della valle, c'era untempio basso, o tempio d'accoglienza, in cui si compivano i riti di purificazione. Di qui partiva una galleria, con le mura adorne di rilievi, che portava a un tempio alto, davanti al latoest della piramide. Questo complesso simbolico era completato da una piccola piramide, di norma a sud di quella più grande: era il luogo di pace per l'anima del rè o per la regina sua compagna, in quanto principio spirituale femminile. Ingorno a questo complesso architettonico, già in sé gigantesco, erano costruite le tombe dei nobili, le mastabe, che formavano vere «strade di tombe». Così, la corte reale era ricostituita per il viaggio in questo mondo e nell'altro, in modo che la vita continuasse a fare il suo corso: in questo modo il corpo del faraone resuscitato avvolgeva l'universo come un cerchio.
Ultima modifica di Admin meryan il Mar Nov 10, 2009 6:19 pm - modificato 1 volta. | |
| | | Admin meryan Amministratrice
Numero di messaggi : 24147 Età : 72 barra di rispetto : Personalized field :
Data d'iscrizione : 03.11.07
| Titolo: Re: IL MISTERO DELLE PIRAMIDI Mar Nov 10, 2009 6:15 pm | |
| Cheope
La Grande Piramide di Cheopel monumento, costituito da 2 milioni e 300 mila blocchi di pietra del peso di almeno un paio di tonnellate ciascuno, era alto all’origine 146 metri e 75 centimetri ( oggi raggiunge un’altezza di 137 metri.) , con una base di 230x230 metri; i suoi 230 gradini mostrano una pendenza di circa 52°. Tutte queste cifre in sé non dicono molto, ma combinate insieme danno come risultato un edificio che ha un volume trenta volte superiore a quello del leggendario Empire State Building di New York, e che può contenere agevolmente al suo interno la basilica di San Pietro e un altro paio di cattedrali europee. E’ possibile che tutto questo sia stato realizzato solo con l’ausilio di una serie di rampe ascensionali e da operai che avevano a disposizione attrezzi di legno e di rame?
La piramide contiene tre camere, di cui una si trova sotto il livello del suolo. Era questa all’origine la camera mortuaria (rimasta incompiuta), alla quale si accede attraverso un corridoio discendente la cui apertura si trova a circa 16 metri di altezza. Un corridoio ascendente che sbocca nella ‘‘Grande Galleria" conduce alla cosiddetta ‘‘Camera della Regina" (anch’essa incompiuta) e alla "Camera del Re". Al di sopra di questa camera si trovano altri cinque ambienti, un espediente che serviva a deviare dalla camera mortuaria il peso della piramide stessa.
Come tutte le piramidi, anche quella di Cheope era provvista di un tempio mortuario nel quale venivano celebrati i riti funebri. Questo era collegato a un altro tempio, il tempio "a valle", attraverso una via cerimoniale rialzata e coperta, che nell’ultimo secolo gli esploratori trovarono ancora praticamente intatta. Le vestigia del tempio a valle giacciono ormai sotto le case del villaggio di Nazlet al-Simman. Le piccole piramidi accessorie, che fiancheggiano sia la Grande Piramide che le altre, contenevano le spoglie mortali delle spose regali.
Al di fuori del "temenos" o recinto sacro che circondava la base della piramide, si trovano quattro fosse a forma di barca. Due di esse sono state trovate vuote, mentre nella terza e nella quarta (scavata quest’ultima nel 1954) sono state recuperate due navi reali in legno di cedro, interamente smontate. Una delle barche è stata pazientemente ricostruita ed è oggi esposta in un museo approntato allo scopo accanto alla piramide. L’altra è rimasta sigilla
Chefren
La piramide di Chefren La piramide di Chefren, o Khafre, è per dimensioni la seconda di Giza. E’ anche la meglio conservata: verso la sommità presenta ancora il rivestimento originario in blocchi di calcare levigato. Nel 1818, Giovanni Belzoni penetrò per primo nella piramide di Chefren praticando una grande apertura in uno dei muri.
La piramide di Chefren misurava all’origine 110 metri per 45, ma è stata a poco a poco smantellata, essendo servita come cava di pietra nel corso dei secoli. L’altezza è di 143 metri; le pareti si ergono meno ripide di quelle della Grande Piramide. La camera funeraria è decentrata in rapporto all’asse della costruzione. Una seconda camera è anch’essa leggermente asimmetrica; il suo soffitto è in blocchi di calcare ed essa contiene ancora un sarcofago in granito. Anche in questo caso una strada rialzata conduce al tempio a valle, detto "tempio di granito", il meglio conservato di Giza. Deve il nome al suo rivestimento in puro granito rosa.
Questo massiccio edificio comprende due entrate, che davano sul porto del canale che scorreva all’origine a un livello inferiore dell’altopiano. Lo scoprì Mariette nel 1852 e fu il primo a effettuarvi degli scavi. Alcuni dei blocchi di calcare che lo compongono pesano fino a 400 tonnellate. La pavimentazione è in alabastro e la sala centrale contava quattordici colonne massicce che sostenevano il soffitto. L'altra sala, lunga e stretta, aveva anch’essa simili colonne. Il cortile centrale era circondato da un colonnato, e ad ogni colonna si trovava una statua del faraone.
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| | | Gugol Moderatore
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la bontà e l'educazione in persona Data d'iscrizione : 04.11.07
| Titolo: Re: IL MISTERO DELLE PIRAMIDI Mar Nov 10, 2009 7:31 pm | |
| io sono entrato in quella della moglie.... dico la piramide.... | |
| | | Admin meryan Amministratrice
Numero di messaggi : 24147 Età : 72 barra di rispetto : Personalized field :
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| Titolo: Re: IL MISTERO DELLE PIRAMIDI Mar Nov 10, 2009 11:40 pm | |
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Micerino
La piramide di Micerino
All'origine la piramide era alta 66, 5 metri e ogni lato misurava 108 metri alla base. L’angolo d'inclinazione è di 51°. L'ingresso si trova sul lato nord, a quattro metri di altezza. Il corridoio d'accesso, rivestito di granito, scende in un vestibolo che all’origine era stato concepito come camera mortuaria, e poi continua a scendere fino alla vera e propria camera mortuaria, scavata nella roccia e anch’essa rivestita di granito.
Anche questa piramide presenta un tempio mortuario ben conservato, con le mura rivestite di mattoni crudi intonacati. Esso è collegato da una strada rialzata lunga 660 metri al tempio a valle, che è ancora ricoperto di sabbia.
A sud della piramide di Micerino sono allineate le piramidi minori, la più grande delle quali è quella della regina Khamerernebty, sposa principale del faraone.
web.tiscali.it/anubis-wolit[/size]
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| | | Gugol Moderatore
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| Titolo: Re: IL MISTERO DELLE PIRAMIDI Mer Nov 11, 2009 2:59 pm | |
| entrare in una piramide da sensazioni fortissime... anche se non si è clautrofobici.... | |
| | | Tatami Moderatore
Numero di messaggi : 715 Età : 35 Localizzazione : Napoli Personalized field :
Data d'iscrizione : 01.09.08
| Titolo: Re: IL MISTERO DELLE PIRAMIDI Sab Nov 14, 2009 3:45 pm | |
| mi piacerebbe ma mi sa che avrei paura! | |
| | | Gugol Moderatore
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| Titolo: Re: IL MISTERO DELLE PIRAMIDI Sab Nov 14, 2009 5:18 pm | |
| si credo anch'io ch eti sentiresti male.... | |
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| Titolo: Re: IL MISTERO DELLE PIRAMIDI | |
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| | | | IL MISTERO DELLE PIRAMIDI | |
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