I segreti per ottenere la felicità...

I segreti per ottenere la felicità: anche divorzio, lavoro, chili di troppo e vicini di casa aiutano.

Che cos’è la felicità e come possiamo ottenerla? A riaprire la questione è stato il Financial Times, e non si tratta dei soliti consigli per vivere meglio: l’autorevole quotidiano ha risposto in modo scientifico, calcolando l’impatto emotivo di particolari eventi, la durata e la qualità di queste sensazioni. Il risultato è una lista di sette vie per la felicità, alcune inaspettate o che smentiscono le convinzioni della maggior parte delle persone.

I ricercatori interpellati per il Financial Times da Nick Powdthavee e Carl Wilkinson hanno stilato una classifica in sette punti, per quantificare il valore di certi eventi. Una salute eccellente per esempio vale 1 milione e 300mila sterline, il matrimonio 200mila sterline, parlare ai propri vicini 129mila, andare in pensione 114mila. Al contrario, la morte di un amico ci costa, in termini psicologici, come 8mila sterline, quella di un figlio 126mila, il divorzio 296mila e la morte del partner 312mila.
IL DENARO - Il denaro può comprare soltanto «piccole felicità». Per coloro i quali la maggior parte dei bisogni fondamentali sono già soddisfatti, i soldi comprano una felicità aggiuntiva solo se possono portare a uno status più prestigioso nella società.
GLI AMICI - Molto più importanti del denaro sono gli amici, che valgono più di una nuova Ferrari 612 Scaglietti. Inoltre un aumento di stipendio di mille sterline è associato a un incremento della felicità pari a 0,0007 punti, mentre vedere i propri amici più spesso a un incremento pari a 0,161 punti.
VINCERE LA LOTTERIA - Una delle più sorprendenti scoperte nelle recenti ricerche mostra che, prima di godersi una vincita della lotteria, ci vogliono almeno due anni. E il motivo è che un euro vinto non vale lo stesso di un euro guadagnato.
PERDERE IL LAVORO - Perdere il lavoro è una delle peggiori esperienze della vita. Ma chi è già disoccupato - secondo lo studio - vedrà attenuato il proprio dispiacere se numerose altre persone sono a loro volta senza lavoro.
GLI AMICI GRASSI - Quando le altre persone attorno a me sono grasse, io non devo competere così tanto con loro per restare magro, e quindi sono più felice.
IL DIVORZIO - Il peggiore momento per gli uomini è l’anno che precede il divorzio. Al contrario, il momento peggiore per le donne inizia due anni prima del divorzio, con la loro felicità sul punto di risollevarsi nell’anno che precede la separazione. Un modello che probabilmente riflette il fatto che la maggioranza dei divorzi sono iniziati dalla moglie.
LA FELICITA’ E’ CONTAGIOSA - Se un amico che vive entro un miglio di distanza da noi diventa significativamente più felice, la nostra felicità aumenta del 25%.
http://it.notizie.yahoo.com/53/20100830/tod-i-segreti-per-ottenere-la-felicita-a-045b8e8.html

Poveri ricercatori !!! D'altro lato è risaputo che gli americani riducono tutto, quindi anche la felicità, a voce merceologica, per cui, sempre secondo loro, ogni cosa ha un prezzo.
Per la ricerca sulla felicità, avrebbero fatto bene a dare una ripassatina alle vecchie teorie filosofiche, anche scolastiche, per capire che " la chiave della felicità è nascosta dentro di noi. Essa non dipende dagli avvenimenti che ci capitano, ma dal modo in cui li percepiamo e li affrontiamo.
Rimembranze scolastiche mi fanno riandare a molto, ma molto molto, tempo indietro, allorchè sui banchi di scuola si insegnava quel po' di filosofia che riguardava la felicità.
Ebbene, di norma ogni filosofo, se non ricordo male, indirizza la propria ricerca alla conoscenza e al raggiungimento di una vita felice (non al prezzo delle varie senzazioni).
Si può affermare, che la posizione centrale occupata dalla questione "felicità" all'interno della speculazione filosofica, corrisponde a quella che ad essa viene attribuita anche da noi, poveri mortali.
Non vorrei seccare più di tanto chi mi legge; l'argomento è talmente invitante che non posso fare a meno di continuare. Sarò logorroico ma la materia è bella. Grazie Lory per averla accennata.
Il vastissimo patrimonio speculativo conduce le numerose teorie sulla felicità (comprese quelle descritte e riportate sul F.T.), a pochi raggruppamenti:
1) Quello che fa riferimento all'edonismo (edonè = piacere). La convinzione che la felicità vada ricercata nel piacere, inteso come godimento sensibile che può essere sperimentato sia a livello fisico che a livello psichico.
2) Le teorie del sentimento, secondo le quali la felicità è frutto di atteggiamenti disinteressati ed altruistici che indirizzano gli uomini a dedicarsi al bene (in senso lato).
3) Il razionalismo, entro il cui ampio perimetro convergono tutte le teorie per le quali la felicità coincide con la ragione o, con una morale ed una vita sottoposte alla razionalità.
Non vado oltre. Con riserva di intervenire in una eventuale discussione.
Saluti. Stanislao.

credevo diversamente in verità!

Il punto di vista di Stanislao è come sempre interessante e colto. In parte lo condivido, per il resto credo che anche la fede abbia una buona parte. Nei periodi della mia vita in cui me ne ero allontanata, non ero felice. Inoltre penso che la felicità sia una summa di infinite componenti, tra l'altro soggettive, per cui non catalogabili....
Ciao Stanislao, ciao Daniele!