gioie e dolori è un forum di poesie di gioie e dolori |
|
| 17 aprile | |
| | Autore | Messaggio |
---|
Gugol Moderatore
Numero di messaggi : 10640 Localizzazione : Gomorra Centro barra di rispetto : Personalized field :
la bontà e l'educazione in persona Data d'iscrizione : 04.11.07
| Titolo: 17 aprile Mer Apr 16, 2008 9:49 am | |
| ALMANACCO 17 APRILE 2008
La Liturgia di domani 17 Aprile 2008
====================================================== Giovedì della IV settimana di Pasqua ======================================================
Colore liturgico: Bianco
Antifona d'ingresso Quando avanzavi, o Dio, davanti al tuo popolo, e ad essi aprivi la via e abitavi con loro, la terra tremò e stillarono i cieli. Alleluia. (cf. Sal 68,8-9.20)
Colletta O Dio, che hai redento l’uomo e lo hai innalzato oltre l’antico splendore, guarda all’opera della tua misericordia, e nei tuoi figli, nati a vita nuova nel Battesimo, custodisci sempre i doni della tua grazia. Per il nostro Signore Gesù Cristo...
PRIMA LETTURA (At 13,13-25) Dalla discendenza di Davide Dio trasse il salvatore, Gesù.
Dagli Atti degli Apostoli Salpati da Pafo, Paolo e i suoi compagni giunsero a Perge di Panfilia. Giovanni si separò da loro e ritornò a Gerusalemme. Essi invece proseguendo da Perge, arrivarono ad Antiochia di Pisidia ed entrati nella sinagoga nel giorno di sabato, si sedettero. Dopo la lettura della Legge e dei Profeti, i capi della sinagoga mandarono a dire loro: “Fratelli, se avete qualche parola di esortazione per il popolo, parlate!”. Si alzò Paolo e fatto cenno con la mano disse: “Uomini di Israele e voi timorati di Dio, ascoltate. Il Dio di questo popolo d’Israele scelse i nostri padri ed esaltò il popolo durante il suo esilio in terra d’Egitto, e con braccio potente li condusse via di là. Quindi, dopo essersi preso cura di loro per circa quarant’anni nel deserto, distrusse sette popoli nel paese di Canaan e concesse loro in eredità quelle terre, per circa quattrocentocinquanta anni. Dopo questo diede loro dei Giudici, fino al profeta Samuele. Allora essi chiesero un re e Dio diede loro Saul, figlio di Cis, della tribù di Beniamino, per quaranta anni. E dopo averlo rimosso dal regno, suscitò per loro come re Davide, al quale rese questa testimonianza: Ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore; egli adempierà tutti i miei voleri. Dalla discendenza di lui, secondo la promessa, Dio trasse per Israele un salvatore, ! Gesù. Giovanni aveva preparato la sua venuta predicando un battesimo di penitenza a tutto il popolo d’Israele. Diceva Giovanni sul finire della sua missione: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali”.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 88) Rit: Il Signore è fedele per sempre: alleluia.
Canterò senza fine le grazie del Signore, con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli, perché hai detto: “La mia grazia rimane per sempre”; la tua fedeltà è fondata nei cieli.
Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l’ho consacrato; la mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza.
La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui e nel mio nome si innalzerà la sua potenza. Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza.
Canto al Vangelo (Ap 1,5) Alleluia, alleluia. Signore Gesù, testimone fedele, primogenito dei morti, tu ci hai amati e hai lavato le nostre colpe nel tuo sangue. Alleluia.
VANGELO (Gv 13,16-20) Chi accoglie colui che manderò, accoglie me.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: “In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: ‘‘Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno’’. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. In verità, in verità vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato”.
Parola del Signore
Preghiera sulle offerte Accogli, Signore, l’offerta del nostro sacrificio, perché, rinnovati nello spirito, possiamo rispondere sempre meglio all’opera della tua redenzione. Per Cristo nostro Signore.
Oppure: O Dio, Padre di bontà, accogli il pane e il vino, che la tua famiglia ti offre con intima gioia, e custodiscila sempre nel tuo amore. Per Cristo nostro Signore.
PREFAZIO PASQUALE IV La restaurazione dell’universo per mezzo del mistero pasquale
È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, proclamare sempre la tua gloria, o Signore, e soprattutto esaltarti in questo tempo nel quale Cristo, nostra Pasqua, si è immolato. In lui, vincitore del peccato e della morte, l’universo risorge e si rinnova, e l’uomo ritorna alle sorgenti della vita. Per questo mistero, nella pienezza della gioia pasquale, l’umanità esulta su tutta la terra, e con l’assemblea degli angeli e dei santi canta l’inno della tua gloria: Santo...
Antifona di comunione “Ecco, io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo”. Alleluia. (Mt 28,20)
Oppure: “Chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato”. Alleluia. (Gv 13,20)
Preghiera dopo la comunione O Dio grande e misericordioso, che nel Signore risorto riporti l’umanità alla speranza eterna, accresci in noi l’efficacia del mistero pasquale, con la forza di questo sacramento di salvezza. Per Cristo nostro Signore.
Oppure: O Padre, che ci hai accolti alla mensa del tuo Figlio, concedi a noi, tuoi fedeli, di testimoniare nella gioia pasquale la sua risurrezione. Per Cristo nostro Signore.
Commento Quando moltissimi santi uomini partirono l’uno dopo l’altro per il deserto per vivere come eremiti, san Gregorio fu costernato: “Se partite tutti per il deserto - chiese loro -, a chi laverete i piedi?”. Una domanda pertinente, che evoca un’azione di Cristo entrata nel cuore di ogni cristiano. Essa ricorda, infatti, la notte in cui il Signore si mise al posto del servo e raccomandò a tutti gli uomini di fare questa inversione di ruoli, non come un gesto effimero, ma come risposta alla ricerca - eterna per la società umana - della felicità. “Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica”. Lavare i piedi ai poveri è una metafora cristiana che va contro tutte le regole del buon senso. La saggezza del mondo fa suo un altro discorso. Per lui il potere risiede nella dominazione. Esso disprezza i deboli, i vulnerabili, gli esclusi. La felicità risiede nella triade empia del potere, del prestigio e del possesso. È un’idolatria seducente. Forse anche Giuda fu attirato da questa dottrina quando decise di vendere il proprio Signore per denaro, negando così la sua formula per raggiungere la felicità. Questo è il peccato, il peccato più brutale. Esso avrebbe spaventato i discepoli! Per questo Cristo l’aveva predetto, per mitigare lo choc e, insieme, per dare prova di essere colui che era stato mandato. Perché questa è la sua prima preoccupazione. | |
| | | Gugol Moderatore
Numero di messaggi : 10640 Localizzazione : Gomorra Centro barra di rispetto : Personalized field :
la bontà e l'educazione in persona Data d'iscrizione : 04.11.07
| Titolo: Re: 17 aprile Mer Apr 16, 2008 9:53 am | |
| IL SANTO DEL GIORNO
Beata Kateri (Caterina) Tekakwitha
17 aprile Osserneon (Auriesville), New York, 1656 - Caughnawaga, Canada, 17 aprile 1680
Kateri (Caterina) Takakwitha è la prima pellerossa d'America beata (1980). La sua breve vita (1656-1680) fu segnata dalla diversità. Era, infatti, figlia di una coppia mista: padre irochese pagano e madre algonchina cristiana. Poi venne sfigurata dal vaiolo. Battezzata ad Albany da missionari francesi, scappò in Canada per sfuggire alle ire dei parenti pagani. Qui visse nella preghiera. Santa giovane, è stata protagonista alla GMG di Toronto (2002). (Avvenire)
Martirologio Romano: A Sault nel Québec in Canada, beata Caterina Tekakwitha, vergine, che, nata tra gli Indiani nativi del luogo, fu battezzata nel giorno di Pasqua e, benché perseguitata da molte minacce e da vessazioni, offrì a Dio quella purezza che quando non era ancora divenuta cristiana si era già impegnata a conservare.
Kateri è la prima beata pellerossa d’America a salire agli onori degli altari, primo fiore d’innocenza cristiana. Nacque presso Fort Orange, odierna Albany nel 1656 da genitori di due etnie diverse, il padre irochese pagano e la madre algonchina cristiana. Nel 1660 scampò all’epidemia di vaiolo che però le lasciò il volto sfigurato e una grave menomazione alla vista, segni che le procurarono una vita sociale difficile fra la sua gente. Rimasta ben presto orfana fu presa con sé da uno zio con l’incarico di aiutare la moglie nel governo della casa, il suo nome Tekakwitha le fu dato perché significa “colei che mette le cose in ordine”. Negli Stati Uniti è ricordata il 14 luglio. Giunta in età da marito respinse proposte di matrimonio, nel 1675 alcuni missionari cattolici francesi del Canada, giunsero nel suo villaggio, la loro conoscenza e la religione che professavano, l’affascinarono al punto che circa un anno dopo ricevé nel giorno di Pasqua del 1676 il santo Battesimo, le fu imposto il nome di Kateri (Caterina). Per sfuggire alle ire dello zio pagano dovette riparare nella Missione di s. Francesco Saverio a Sault presso Montreal, dove ricevé la Santa Comunione e iniziò una vita di preghiera e straordinaria pietà. Senza trascurare le funzioni religiose e gli obblighi verso la famiglia che l’ospitava, Kateri si isolava spesso nella foresta a pregare, recitava il santo Rosario al mattino nel grande freddo del Canada, girando intorno alla propria campagna coltivata a mais, completando le sue orazioni nella piccola cappella del villaggio. Il 25 marzo 1679 fece voto di perpetua verginità, sottoponendosi a pesanti penitenze. Distrutta dalla malattia e dai patimenti, morì il 17 aprile 1680 a soli 24 anni; dopo la sua morte scomparvero dal viso i segni del vaiolo. E’ stata beatificata il 22 giugno 1980 da papa Giovanni Paolo II.
Autore: Antonio Borrelli
| |
| | | Gugol Moderatore
Numero di messaggi : 10640 Localizzazione : Gomorra Centro barra di rispetto : Personalized field :
la bontà e l'educazione in persona Data d'iscrizione : 04.11.07
| Titolo: Re: 17 aprile Mer Apr 16, 2008 10:00 am | |
| | |
| | | Contenuto sponsorizzato
| Titolo: Re: 17 aprile | |
| |
| | | | 17 aprile | |
|
Argomenti simili | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| |
|