Piange troppo,uccide figlia neonata
Catania, confessa una 23enne
La bimba di appena un mese piangeva troppo e lei l'ha uccisa soffocandola con un cuscino. Così una giovane madre ha tolto la vita alla figlioletta al culmine di una crisi depressiva, E' accaduto la notte scorsa nel popoloso rione di Librino a Catania. Protagonista della tragedia una ventitreenne, in passato denunciata per reati contro il patrimonio, il cui marito è attualmente detenuto. La giovane ha confessato.
L'infanticida ha reso ampia confessione ai carabinieri del comando provinciale e successivamente anche al magistrato che l'ha prima interrogata e poi disposto l'arresto per omicidio volontario.
"Piangeva sempre, ero stanca non lo sopportavo più". Così la donna avrebbe spiegato il suo folle gesto durante la confessione resa prima ai carabinieri, che l'hanno scoperta, e poi al procuratore aggiunto Giuseppe Toscano e al sostituto Miriam Cantone.
I magistrati stanno valutando l'ipotesi di disporre una perizia psichiatrica sulla donna che è ricoverata nell'ospedale Vittorio Emanuele di Catania, in stato di arresto per omicidio volontario piantonata da militari dell'Arma.
Il dramma, hanno accertato gli investigatori, è maturato in un ambiente familiare non sereno: l'infanticida in passato è stata denunciata per reati contro il patrimonio e il padre della piccola è detenuto in carcere a Catania e non ha mai conosciuto la figlia. La donna ha anche un altro figlio di 13 mesi, che è per il momento dai nonni, di cui si stanno occupando i servizi sociali del Comune e la Procura della Repubblica del Tribunale per i minorenni.
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