FINI: «IL RISPETTO DEL REGOLAMENTO è STATO TOTALE»
Scontro sulla Finanziaria,
governo pronto alla fiducia
Vegas: «No a nuovi emendamenti» Le opposizioni abbandonano la commissione
ROMA — L’ex finanziaria light, ora lievitata a circa 9 miliardi di euro, è stata approvata dalla commissione Bilancio della Camera. Dopo giorni di duello con l’opposizione e una nottata in bianco passata a cercare una impossibile mediazione, il governo ha chiuso la partita. Soddisfatto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che, in una nota, sostiene che «è stato fatto un buon lavoro» e ringrazia i «tanti che, tra maggioranza e opposizione, hanno lavorato così intensamente » . Domani il testo definitivo del maxiemendamento sbarca nell’aula di Montecitorio verso una probabile fiducia.
L’ha prospettata il viceministro dell’Economia Giuseppe Vegas ricorrendo a una sottile ironia: «Se l’opposizione presenterà numerosi emendamenti è probabile, altrimenti non è detto». Per il Pd, Pier Paolo Baretta già annuncia la ripresentazione di «tutti gli emendamenti » . Da Praga il segretario del Pd Pier Luigi Bersani torna a bocciare non solo l’impianto del provvedimento ma anche la scelta di non accogliere nulla di quanto presentato dall’opposizione. «Un cazzotto al ruolo del Parlamento — afferma — che deve preoccupare tutti, in particolare il presidente della Camera Gianfranco Fini».
Ai microfoni del Tg1 Bersani ha poi accusato la maggioranza di «aver organizzato in modo blindato un miniassalto alla diligenza, fatto di misure irrilevanti per la situazione che abbiamo davanti e lo ha fatto con arroganza, chiudendoci la bocca » . Il riferimento a Fini si giustifica anche con il fatto che nella mattinata di ieri, dopo un ennesimo stop nel corso della notte in commissione Bilancio senza giungere ad alcun voto, l’opposizione è andata a lamentarsi dal presidente della Camera. Ma Fini, nonostante le sue recenti uscite sul ruolo del Parlamento, ha convenuto — secondo quanto riportato da fonti della presidenza — «che, al di là delle scelte politiche che non sta al presidente della Camera commentare, il rispetto del regolamento è stato totale». Alla soddisfazione di Tremonti — che ha ricordato il lavoro fatto «su sanità, assistenza ai disabili, ammortizzatori sociali, ricerca e 5 per mille, libri di scuola, Banca del Mezzogiorno, nel rispetto dei vincoli di bilancio» — fanno eco le critiche del centrosinistra. A fine giornata l’agenzia Standard & Poor’s ha confermato i rating di lungo e breve termine per l’Italia, che sono rimasti rispettivamente a A+ e A-1+ con outlook (prospettive) stabile.
Roberto Bagnoli
corriere della sera