Lui sapeva che sarebbe arrivata, la stava aspettando almeno da due anni.
Sì perchè Sara non si era mai accorta che lui era lo stesso ragazzo che abitava nella strada dietro casa sua.
Era sempre stato troppo alto e troppo magro per poter interessare a lei che di solito usciva con quei tipi tutto muscoli e poco cervello, almeno così credeva di immaginare.
Alla fine aveva rinunciato perchè ogni volta che tentava un avvicinamento c'era sempre qualche amica che riusciva inevitabilmente a rovinare il momento giusto per fare conoscenza.
Poi era arrivato il militare ed in quel periodo era letteralemente uscito di scena arrivando perfino a dimenticarla.
In quel periodo aveva avuto diverse esperienze, fatto molto sport, cambiato giro di amicizie e si sentiva felice fino a che un bel giorno di Maggio rientrando nella sua cara città l'aveva rivista, bella come sempre ed allora aveva capito che praticamente i suoi sentimenti erano rimasti immutati e ansiosi di uscire finalmente allo scoperto.
La cosa interessante però era che adesso Sara si era accorta di lui e si capiva perfettamente che nel suo sguardo c'era qualcosa di diverso, di intrigante.
Aveva avvertito il forte imbarazzo del giorno prima quando si erano presentati e questo era senza dubbio un ottimo segnale di interessamento.
Il suo momento era arrivato. Si accese una sigaretta lentamente e mentre una ragazza lì vicina tentò maliziosamente di farsi notare, lui incurante, s'incamminò verso la porta, che stava fissando da almeno mezz'ora, in attesa che arrivasse finalmente...