E finalmente la vide arrivare, con la sua inseparabile amica che non aveva perso tempo per andare a salutare qualche ragazzo interessante, così almeno diceva Alice.
Meglio così, realizzò Andrea, a quanto pare questa è la mia serata fortunata, meglio non perdere tempo.
Si avviò verso Sara ben consapevole di essere già stato notato da lei, nonostante la confusione e le luci soffuse della stanza.
- Ciao Sara, anche tu alla festa? - ma quanto sono bugiardo, pensò tra sè.
- Ciao Andrea, eh già ci sono anch'io, ma anche tu sei amico di Carlo?
- Eccome, dai tempi delle medie, sorrise lui, mostrando una fila di denti perfettamente allineati e contornati da una bellissima bocca dalle labbra carnose.
Sara non potè fare a meno di guardarlo dritto nel viso ed il quel momento sentì il suo cuore sussultare in preda ad un emozione sempre più forte che le faceva tremare perfino le gambe.
Cercando di cambiare discorso per sembrare tranquilla o quanto meno normale, gli chiese se potevano bere qualcosa e così lui la accompagnò fuori nel giardino al tavolo delle bevande e poi con maliziosa astuzia, in un punto più isolato dove almeno potevano cercare di parlare in santa pace.
Trascorsero una piacevolissima serata chiacchierando di tutto, scherzando e ridendo su quanto fosse stato goffo lui fino al periodo del militare e dei sogni che avevano entrambi per il loro futuro dopo la scuola e altro ancora.
Andrea vide che lei adesso era completamente a suo agio e rimase a guardarla in silenzio.
Sara non se ne preoccupò e continuò a parlare questa volta di quanti bambini avrebbe voluto una volta sposata, certamente dopo aver conosciuto l'uomo della sua vita che doveva essere minimo: intelligente, ricco e bello... e si mise a ridere per le cavolate che stava dicendo.
Alla fine concretizzò il silenzio di Andrea: oddio perchè non parla più?
Un istante dopo ma durato un'eternità, lui si mosse e si avvicinò al viso di lei, fissandola, i suoi occhi neri e profondi brillavano di una luce intensa mai vista che non permettevano allo sguardo di mirare altrove.
E mentre la mano si insinuava dietro alla nuca accarezzandole i capelli, la sua bocca si appoggiò finalmente alla sua, assetata d'amore e perduta nella passione mai confessata di lei.
Sara non aveva mai provato niente di simile, ma comprese perfettamente che non avrebbe mai amato nessuno così come amava Andrea.
... e adesso portatemi dell'insulina perchè mi viene il diabete..... a volte penso di avere una mente perversa....!!!