Paura
Non vorrei che tu andassi via;
vorrei trattenerti qui con me,
in questo mare mosso e inquieto,
incredibilmente nostro,
di sentimenti ingenui e segreti.
Non voglio dirti dove ho posto
il nascondiglio delle mie paure,
il nido dove ho deposto
l’espressione dei miei occhi
di quando ti cerco e non ci sei.
Apro le braccia della mente
e ti accolgo nei miei pensieri;
mastico la pena di saperti
così lontana e m'abbandono
alla nostalgia del ricordo.
Accarezzo il sogno di un amore
così stremato, dolce e amaro,
ed esulto al piacere, denso e lontano,
di saperti ancora mia.
Fuggo la paura che piega le ali
di questo gabbiano, risucchiato
in volo dalla dolcezza di un volto,
ricordato nell’ora del suo silenzio.
Non serve sfiorare le tue labbra,
per sapere di appartenerti,
non ho bisogno, di carezze o di sguardi;
sento la tua anima sopra la mia,
una brezza fresca, un confine argentato,
una strada che ci porta lontano.
Voglio che il mio corpo lacerato,
resista ancora aspettandoti un giorno,
e al suo tramonto ristringerti la mano.